Capitoli

  1. Stefano Cucchi, dieci anni dopo: dal muro di omertà e i depistaggi fino al racconto delle botte. Con l’Arma oggi finalmente parte civile
  2. Tutte le tappe del caso Cucchi: l'arresto
  3. I processi a medici e agenti penitenziari
  4. L'indagine sul pestaggio
  5. Parla Casamassima: cinque a processo
  6. Il supertestimone: "Così i miei colleghi lo pestarono"
  7. Il depistaggio del caso Cucchi
Giustizia & Impunità

Parla Casamassima: cinque a processo - 5/7

Il 22 ottobre del 2009 moriva all'ospedale Pertini il 31enne romano. Da allora otto processi, nove se si conta quello che deve ancora cominciare, non sono bastati per scrivere nero su bianco cosa ha causato il decesso del giovane. Almeno fino al racconto del militare Francesco Tedesco, testimone oculare delle botte a Stefano. Oggi - con il processo per il pestaggio che sta per finire e quello dei depistaggi che deve ancora iniziare - anche l'Arma ha deciso di considerarsi come parte offesa

14 febbraio 2017: chiesto processo per i carabinieri – Il procuratore capo Giuseppe Pignatone e il sostituto Giovanni Musarò chiedono il rinvio a giudizio di cinque carabinieri: sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale. Tedesco risponde anche di falso nella compilazione del verbale di arresto di Cucchi e calunnia insieme al maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca dei fatti a capo della stazione Appia, dove venne portato il giovane. Accusato di calunnia è anche un altro militare, Vincenzo Nicolardi, che avrebbe falsamente accusato gli agenti della polizia penitenziaria poi assolti nel primo processo.

19 aprile 2017 – Cassazione annulla (di nuovo) le assoluzioni – La Suprema corte annulla per la seconda volta le assoluzioni dei cinque medici dell’ospedale Pertini accusati dell’omicidio colposo di Cucchi. I proscioglimenti sono stati annullati con rinvio ad una nuova corte d’Appello: si tratta del terzo processo di secondo grado. Il reato si sarebbe prescritto il giorno dopo.

9 maggio 2018: “Ho parlato e ora ho paura” – Il teste Casamassima al fattoquotidiano.it: “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello. Appena si è venuto a sapere che io avevo testimoniato, hanno aperto a mio carico una serie di procedimenti. Parliamo di punizioni che sommate cominciano a essere importanti per il mio lavoro”. In seguito il testimone verrà trasferito e demansionato.

12 settembre 2018: il film sul caso Cucchi – Esce – contemporaneamente nelle sale cinematografiche e in streaming su Netflix – Sulla mia pelle, il film sul caso Cucchi diretto da Alessio Cremonini con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.