Fuori mezzo governo, compreso Franceschini nella sua Ferrara, che però rientra al proporzionale. Dentro Padoan e Lotti. C'è Emma Bonino. Espulsi pentastellati: vincono Cecconi, Caiata e Vitiello. In Parlamento Piera Aiello, la testimone di giustizia 'senza volto', con oltre il 50%. Battuti 5 ministri del "governo ombra" ma Fioramonti straccia Orfini. Torna in Parlamento Luigi Cesaro
Oltre a Cecconi a Pesaro, sono stati eletti nell’uninominale anche Catello Vitiello e Salvatore Caiata. Il massone in sonno, candidato in Basilicata, ha raccolto il 46,6% delle preferenze e ha già annunciato che si iscriverà al Gruppo Misto. Il presidente del Potenza Calcio supera l’esponente di centrodestra Nicola Benedetto e Guido Viceconte, ex sottosegretario del governo Berlusconi e ora esponente dem. Non ce la fanno invece Piero Landi a Lucca, Bruno Azzerboni in Calabria e David Zanforlini a Ravenna. Nel proporzionale, dovrebbero assicurarsi un seggio Antonio Tasso, il candidato finito fuori dal Movimento per un vecchio caso di cd taroccati, ed Emanuele Dessì, uno dei candidati più controversi finito sotto accusa, tra le altre cose, per la casa popolare pagata a un canone mensile di 7 euro. Dentro anche il senatore Maurizio Buccarella, tra i volti più noti tra quelli coinvolti. “Sto aspettando di sapere se l’ufficio elettorale prenderà in considerazione la mia rinuncia alla proclamazione”, ha spiegato lui all’agenzia Lapresse.