Fuori mezzo governo, compreso Franceschini nella sua Ferrara, che però rientra al proporzionale. Dentro Padoan e Lotti. C'è Emma Bonino. Espulsi pentastellati: vincono Cecconi, Caiata e Vitiello. In Parlamento Piera Aiello, la testimone di giustizia 'senza volto', con oltre il 50%. Battuti 5 ministri del "governo ombra" ma Fioramonti straccia Orfini. Torna in Parlamento Luigi Cesaro
Restando al Movimento Cinque Stelle, ce l’ha fatta in Sicilia la candidata senza volto, che ha dovuto tenere nascosto perché testimone di giustizia nella terra dell’ultimo padrino di mafia latitante, Matteo Messina Denaro. Nel collegio uninominale di Marsala, Piera Aiello ha stravinto con oltre il 51% distaccando di 20 punti Tiziana Pugliese di Forza Italia e l’uscente Pamela Orrù del centro sinistra ferma al 13,5. La neo-parlamentare ha vissuto così per 26 anni, immersa nell’anonimato in una località segreta. Ora potrà mostrarsi in Parlamento ma con tutte le cautele del caso. La storia di Piera Aiello, vedova del figlio di un boss e cognata della collaboratrice Rita Atria morta suicida, è quella di una donna che si è ribellata alla mafia denunciandone traffici, affari e delitti. Niente da fare, invece, per l’imprenditore Piero Masciari, che denunciò la ‘ndrangheta: nel collegio di Settimo Torinese, è stato battuto da Maria Virginia Tiraboschi del centrodestra.