Sia il centrodestra (nonostante i dubbi di Berlusconi) sia l'M5s propongono di smantellare la riforma del 2011 e permettere a tutti di lasciare il lavoro dopo 41 anni. Ma già oggi ci sono 38 over 65 ogni 100 cittadini in età da lavoro e nel 2050 saranno 70. Così senza adeguamento dell'età di uscita all'aspettativa di vita sarebbero a rischio i conti pubblici e l'importo delle prestazioni calerebbe fino a meno del 50% dell'ultimo stipendio
La demografia è impietosa: stando all’ultimo studio Ocse sul tema, Pensions at a glance 2017, l’Italia è seconda su 35 Paesi (dietro il Giappone) per percentuale di cittadini over 65 ogni 100 persone in età da lavoro. Oggi il rapporto, noto come “indice di dipendenza” visto che i pensionati vengono di fatto “mantenuti” da chi produce, è del 38% contro una media Ocse del 27,9%. E nel 2050 è destinato a salire intorno al 70 per cento. Se attualmente gli italiani in pensione sono poco più di 16