Dead Zone, di Philip Lymbery (edita da Nutrimenti), già autore di "Farmageddon" e direttore internazionale di CIWF, la più importante organizzazione per il benessere degli animali da allevamento. "L'agricoltura sembrava essersi liberata dalla sua secolare dipendenza da Madre Natura: apparentemente, un motivo di festa. Ma il prezzo da pagare è stato alto". Soprattutto per la fauna selvatica e la biodiversità
Il gallo rosso – Circa sessanta miliardi di polli all’anno vengono allevati per la carne, “un aumento di cento volte rispetto a un secolo fa”. Secondo l’Onu, quattro quinti dei polli da carne nel mondo sono allevati in quelli che vengono descritti come “sistemi specializzati per la griglia”: gli allevamenti industriali. L’obiettivo è farli sviluppare il più velocemente possibile. “Gli scienziati in Europa hanno scoperto che oltre la metà dei polli destinati al mercato hanno problemi anche solo a camminare. Di rado vedono la luce del sole. La norma è stare ammassati gli uni sugli altri”. Nicolas Kristof del New York Times ha commentato: “Tortura un solo pollo e rischi l’arresto. Abusi di centinaia di migliaia di polli per tutta la loro vita? È il settore agroalimentare”.