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  1. Congresso Pd, il proporzionale che può fregare Renzi tra voti segreti e possibili traditori. “Obbligato a stravincere”
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Politica

Congresso Pd, il proporzionale che può fregare Renzi tra voti segreti e possibili traditori. “Obbligato a stravincere” - 7/8

Non è in dubbio che alle primarie il segretario uscente sia in vantaggio. Ma se non supera il 50 per cento, bisogna tornare nell'Assemblea dei 1500 delegati, eletti con il più vecchio dei sistemi elettorali. "E se dopo i gazebo qualcuno tra i suoi alleati vedesse che l'ex premier non è più il supereroe di una volta - raccontano - se ne vedrebbero delle belle". Ecco regole e possibili alchimie (o impossibili come tra Orlando e Emiliano) dell'appuntamento che segnerà la politica italiana da qui alle elezioni

Il corpaccione dei franceschiniani
Il riferimento è a quello che viene definito “il corpaccione” e cioè a AreaDem, la corrente che fa capo al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Il rapporto con Renzi, in queste settimane, non è idilliaco, soprattutto per la questione che riguarda la legge elettorale: Franceschini vorrebbe il premio alla coalizione e guarda ad Alfano e soci come possibili compagni di governo anche per il futuro, Renzi non è intenzionato a rinunciare al premio di lista, per poi rimandare le trattative con le altre forze a dopo il voto. Prosegue la fonte del fatto.it: “I malumori in quell’area ci sono. Una ventina di parlamentari fedeli al ministro non hanno gradito che si sia dato per scontato il sostegno della corrente alla mozione Renzi. Franceschini fa fatica a tenere le sue truppe compatte”. E insomma, se l’ex premier esce indebolito dalle primarie? “Se accade questo, scatta il ‘liberi tutti’”. E per i transfughi centristi, il candidato su cui scommettere diventerebbe Orlando.