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Politica

Renzi garantista per Lotti. Ma ai tempi della rottamazione i ministri si dovevano dimettere: da Alfano alla Cancellieri - 5/7

Quando al governo c'era Letta, il leader Pd chiedeva "un passo indietro" anche a chi non era indagato, come la De Girolamo. Ma anche con altri suoi colleghi di governo sfiorati dalle inchieste era rimasto in silenzio, senza particolari difese, apprezzando però il momento in cui hanno detto addio. Come diceva lui: "Chi sbaglia, va a casa. La musica è cambiata"

De Girolamo – Bonafè: “Opportuno un passo indietro”. Renzi: “Idem con stile diverso”
Alfano, Cancellieri e poi De Girolamo. L’allora ministra dell’Agricoltura che ha deciso di lasciare Berlusconi per restare al governo con l’Ncd finisce in uno scandalo sull’Asl di Benevento. Non è indagata, ma si parla di presunti favoritismi da parte del ministro nella scelta dei dirigenti e degli appalti dell’Asl di Benevento. Le spiegazioni della ministra non convincono il Pd, men che meno i renziani. Angelo Rughetti, oggi sottosegretario della Madia, parla di “sfiducia”. Simona Bonafè, non ancora eurodeputata, sottolinea che “permangono ancora forti perplessità e forti zone d’ombra sull’operato del ministro De Girolamo” che dovrebbe valutare “di fare un passo indietro”. Dario Nardella, oggi successore di Renzi a Palazzo Vecchio dopo l’investitura diretta del leader, si diceva convinto dell’opportunità di un “passo indietro” se questo dovesse “essere utile a dare più serenità anche al governo”. Anche in questo caso interviene Renzi, in quel momento già segretario e in procinto di defenestrare Letta da Palazzo Chigi. Su twitter il capo del governo risponde a un utente: “In effetti la Idem si è dimessa
dimostrando uno stile profondamente diverso“.