Quando al governo c'era Letta, il leader Pd chiedeva "un passo indietro" anche a chi non era indagato, come la De Girolamo. Ma anche con altri suoi colleghi di governo sfiorati dalle inchieste era rimasto in silenzio, senza particolari difese, apprezzando però il momento in cui hanno detto addio. Come diceva lui: "Chi sbaglia, va a casa. La musica è cambiata"
Cancellieri – Renzi: “Vergognoso”. Gentiloni: “Si deve dimettere”
“Ieri in assemblea io, Cuperlo, Civati e Michela Marzano abbiamo detto che la Cancellieri si deve dimettere e in quattro abbiamo chiesto direttamente a Letta di adoperarsi nei prossimi giorni perché il ministro lo faccia”: a dirlo è Paolo Gentiloni, oggi presidente del Consiglio dopo essere stato ministro degli Esteri. Il deputato Gentiloni aggiunge che comunque non crede che “questo possa far cadere il governo”. L’ironia della politica e della storia – sia pure di piccolo cabotaggio – fa sì che tra chi commenta all’epoca sia un renziano di ferro è diventato fiero oppositore, Michele Emiliano, che sostiene che “con la sua richiesta Letta ha umiliato il Pd, il suo segretario e lo ha costretto a difendere una tesi che non regge, come quella di Ruby nipote di Mubarak“.
Ma alla fine parla apertamente anche Renzi, ancora impegnato nella campagna delle primarie. In un confronto a SkyTg24 la fa breve: “E’ vergognoso che le condizioni di un carcerato dipendano dal fatto se abbia o meno nell’agenda il numero di un ministro”. Alla fine comunque il Pd voterà contro la sfiducia alla ministra Cancellieri.