Capitoli

  1. Ryder Cup, senza nuovi tesserati buco da 30 milioni. E la Biagiotti si rifarà il campo gratis (con i soldi di Infront)
  2. 1 - Quale sarà il costo complessivo della manifestazione e quanto inciderà il contributo pubblico?
  3. 2 - Come verranno impiegati i circa 60 milioni di euro di finanziamenti statali?
  4. 3 - A cosa serve la garanzia di 97 milioni di euro? Quali sono le variabili per cui lo Stato potrebbe ritrovarsi a sostenere questa spesa?
  5. 4 - L’edizione 2018 costerà alla Francia circa 40 milioni. Perché l’Italia ne spenderà più del triplo?
  6. 5 - La Francia ha previsto la costruzione di 100 mini-campi da golf pubblici per avvicinare i giovani all’attività sportiva. La FederGolf come intende far crescere il movimento?
  7. 6 - Sul vostro sito avete scritto che le prime iniziative sarebbero partite nel 2016. Cosa è stato fatto?
  8. 7 - Il torneo si disputerà al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia, circolo di proprietà della famiglia Biagiotti: quanto costerà la ristrutturazione e chi se ne farà carico?
  9. 8 - La Ryder Cup è una grande manifestazione, ma l’Italia non ha la stessa tradizione di altri Paesi: c’è chi sostiene che avete sovrastimato l’evento per ottenerne l’aggiudicazione.
  10. 9 - Così organizzato, i veri beneficiari dell’evento sembrano essere la Federazione e i proprietari del Marco Simone. Per quale motivo lo Stato dovrebbe finanziare il progetto con soldi pubblici?
  11. 10 - Perché dopo il primo caso della garanzia di 97 milioni il presidente Chimenti ha continuato a sostenere che si trattasse solo di una copertura, omettendo di parlare dei 60 milioni di contributi?
Lobby

4 - L’edizione 2018 costerà alla Francia circa 40 milioni. Perché l’Italia ne spenderà più del triplo? - 5/11

Dopo tre mesi di attesa, la Federazione italiana golf ha deciso di rispondere alle 10 domande del Fatto.it su costi, benefici e beneficiari della manifestazione che si dovrebbe tenere nel 2022. Per non rischiare di utilizzare la garanzia statale (obbligatoria), Chimenti e Montali devono far aumentare a dismisura gli iscritti, che però tra il 2014 e il 2015 (ultimi bilanci disponibili, nda) hanno subito una contrazione del 2%

“La differenza è dovuta essenzialmente al grosso incremento del montepremi dell’Open d’Italia (circa 50 milioni di euro in 10 anni, nda), una delle clausole necessarie per aggiudicarci l’evento. E al fatto che loro hanno un campo di proprietà, noi no”. Uno in realtà la Federazione ce lo avrebbe anche, a Sutri. “Ma non è stato ritenuto idoneo per la Ryder Cup: il Marco Simone lo hanno scelto gli inglesi per caratteristiche tecniche e infrastrutturali, dopo aver girato tutti i campi di Roma. Ci hanno detto o qui o nulla”.