Dopo tre mesi di attesa, la Federazione italiana golf ha deciso di rispondere alle 10 domande del Fatto.it su costi, benefici e beneficiari della manifestazione che si dovrebbe tenere nel 2022. Per non rischiare di utilizzare la garanzia statale (obbligatoria), Chimenti e Montali devono far aumentare a dismisura gli iscritti, che però tra il 2014 e il 2015 (ultimi bilanci disponibili, nda) hanno subito una contrazione del 2%
Ilfattoquotidiano.it è in grado di pubblicare il dettaglio del riparto di spesa dei 58,6 milioni di euro di contributi pubblici stanziati nell’ultima legge di Bilancio per il periodo 2017-2027: 18 milioni per il pagamento dell’Hosting fee in favore di Ryder Cup Europe, in rate annuali da 1,5 milioni per 12 anni; 29,1 milioni per l’organizzazione delle 37 manifestazioni golfistiche dei circuiti European Tour (Open, Senior e Challenge) previste in Italia fino al 2027, escluso il costo del montepremi; 6 milioni di costi per la gestione diretta, nel corso del 2022, di servizi collegati alla realizzazione del torneo (sicurezza, trasporti, volontari, tecnologie, ecc.); 5,5 milioni di consulenze per il gruppo di lavoro sul progetto Ryder Cup nel periodo 2016-2027.
2bis – Se la Ryder Cup dovesse saltare, cosa ne sarà di questi finanziamenti?
“I fondi sono già stati stanziati, ma a favore del Coni per poi essere girati in rate annuali alla Federgolf in funzione del progetto Ryder Cup. Se questa non ci sarà più, sicuramente non arriveranno alla Federazione. La questione riguarderà il Coni, ma credo che a quel punto verrà fermata proprio l’erogazione del finanziamento“.