Capitoli

  1. Albania, dove la marijuana regge l’economia. Salto di qualità della mafia locale: l’Italia è il suo deposito
  2. Nuova geografia e seme vietnamita: su la produzione, giù i prezzi
  3. “Kanabistan”: i cecchini sui monti e la guerra dei numeri
  4. Dal Pablo Escobar dei Balcani alle accuse di corruzione
  5. Il ministro degli Interni Tahiri: “Solo fango, noi distruggiamo tutto”
  6. L’erba del vicino: Salento come deposito
  7. La mafia albanese ha fatto il salto di qualità
Mondo

La mafia albanese ha fatto il salto di qualità - 7/7

INCHIESTA - Dal Paese delle aquile al Salento lungo la via dell'erba, che movimenta la vita di interi distretti sull’altra sponda dell'Adriatico. Cecchini, piantagioni ovunque, trattative al ribasso e accuse di collusione contro polizia e governo. “Solo chiacchiere, qui distruggiamo tutto, ma l’Ue ci aiuti” dice il ministro degli Interni al fatto.it

Da organizzazioni elementari a gruppi capaci di ramificarsi in tutta Italia, forti di vincoli parentali e legami strettissimi con la terra d’origine. “Nessuna regione è risultata immune da azioni criminali coordinate, dirette o partecipate da albanesi”, ha scritto la Direzione nazionale antimafia nella sua ultima relazione relativa al secondo semestre 2015. Il core business resta il narcotraffico, agevolato dall’ottima conoscenza della rotta balcanica, da basi logistiche in diversi Paesi, collaborazioni consolidate con gruppi italiani e grande disponibilità di armi. Il salto di qualità è compiuto: da semplici partner commerciali della Scu e dei baresi, gli albanesi hanno saputo mettersi in proprio, diventare in prima persona gestori dell’intera filiera, dalla produzione all’import fino allo smistamento in tutta Italia. Non solo erba, però. Dallo scorso anno, ribadisce la Dna, ad attraversare il Canale d’Otranto sono anche cocaina ed eroina, quest’ultima proveniente dall’Afghanistan e caricata in Albania, oltre che in Montenegro e Croazia. Documentati sono anche i rapporti con i campani e le ‘ndrine calabresi. A volte si riesce pure a bypassare la Puglia: la marijuana viaggia sui pescherecci che fanno la spola tra l’Albania e le coste siciliane, nuovo canale di approvvigionamento del clan Santapaola-Ercolano, come ricostruito nell’operazione Spartivento del gennaio 2015 a Catania.