Capitoli

  1. Rifiuti Livorno, la storia del caso Nogarin in 10 punti: indagati, accuse, tappe, cifre
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
  5. Pagina 4
  6. Pagina 5
  7. Pagina 6
  8. Pagina 7
  9. Pagina 8
  10. Pagina 9
Politica

Rifiuti Livorno, la storia del caso Nogarin in 10 punti: indagati, accuse, tappe, cifre - 3/10

Date, eventi, nomi e numeri sulla vicenda che ha portato all'avviso di garanzia per il sindaco M5s nella città toscana

Gli indagati, i politici e i loro nominati
Gli indagati sono politici e amministratori dell’Aamps, ex e attuali. Hanno ricevuto avvisi di garanzia:
•il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, entrambi del Movimento Cinque Stelle
•il cda di Aamps in carica, composto dal presidente Federico Castelnuovo e i consiglieri Paola Petrone e Massimiliano Tolone, tutti nominati da Nogarin nel gennaio 2016
Marco Di Gennaro, attivista M5s a Massa, nominato da Nogarin come amministratore unico nell’agosto 2014 poi esautorato nel marzo successivo e infine di nuovo nominato consigliere di amministrazione fino al gennaio 2016.
Andrea Marzovilla, consulente e delegato del sindaco Nogarin per 6 mesi (febbraio-agosto 2015) all’interno di Aamps.
•l’ex sindaco Alessandro Cosimi (2004-2014), il suo vice Bruno Picchi e l’assessore al Bilancio Valter Nebbiai, tutti del Partito Democratico
Angelo Rosi, amministratore unico dal marzo 2012 al febbraio 2013, nominato dal sindaco Pd Cosimi
Enzo Chioini, amministratore unico dal 2013 al 2014, nominato dal sindaco Pd Cosimi (di cui era stato portavoce)
Lorenzo Fommei, ex direttore generale di Aamps, nominato nel 2013 dal sindaco Pd Cosimi e confermato da Nogarin, dall’insediamento nel giugno 2014 fino al gennaio 2015. Fommei è l’attuale direttore generale di Amga (società di servizi a partecipazione pubblica in alcuni Comuni della Lombardia)
Luisa Baldeschi, responsabile legale di Aamps, e Leonardo Gonnelli, Nicola Falleni e Rosalba Minerva, dirigenti e funzionari del Comune.