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Legge Stabilità, dirigenti della Ragioneria “ammutinati” contro taglio al fondo premi. A rischio stesura della manovra

L'alta burocrazia ministeriale rifiuta di fare gli straordinari nonostante le richieste del capo di gabinetto di Padoan. Così l'invio della finanziaria alle Camere potrebbe slittare

I dirigenti della Ragioneria generale dello Stato rifiutano di fare gli straordinari in polemica contro il taglio del 20% del fondo premi. A scriverlo è Repubblica, secondo cui venerdì nel primo pomeriggio quasi tutti i dirigenti generali se ne sono andati a casa rifiutandosi di fare gli straordinari per continuare a lavorare alla stesura della legge di Stabilità. Di cui giovedì Matteo Renzi ha presentato i contenuti con “25 tweet” ma il cui testo definitivo, atteso dalle Camere, è in realtà ancora in fase di stesura.

Secondo il quotidiano di largo Fochetti, il capo di gabinetto del ministro Pier Carlo Padoan, Roberto Garofoli, aveva chiesto che restassero al Tesoro sia venerdì sera sia sabato. Invece gran parte del personale ha aderito alla protesta che, ha spiegato il segretario del sindacato dei dirigenti ministeriali (Unadis) Barbara Casagrande, nasce dal taglio di circa il 20% del fondo dirigenti.

Un problema non da poco, visto che il disegno di legge dovrebbe essere inviato lunedì al Quirinale e approdare nella prima parte della settimana in Senato, da dove quest’anno inizierà l’iter della sessione di Bilancio. Mentre a Bruxelles, che deve pronunciarsi in modo definitivo sulla manovra entro novembre ma ha già fatto presente di avere molte perplessità sul taglio delle tasse sulla prima casa, sono stati inviati giovedì solo i saldi. Come nel 2014, quando ci sono voluti otto giorni prima che il testo fosse reso pubblico e inviato in Parlamento.