
Octay Stroici era stato estratto vivo dalle macerie dopo circa 11 ore dal crollo: ha avuto un arresto cardiaco già in ambulanza. La procura di Roma indaga per omicidio e disastro colposo
Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio rimasto 11 ore sotto le macerie in seguito al crollo di parte della Torre dei Conti di largo Corrado Ricci, nel centro storico di Roma, angolo tra via dei Fori Imperiali e via Cavour. L’uomo è morto all’ospedale Umberto I, dopo che i soccorritori l’avevano estratto vivo dalle macerie. Al lavoro circa 140 pompieri, ma le sue condizioni erano gravissime. Ha avuto un arresto cardiaco appena entrato nell’ambulanza, è stato stabilizzato ma all’arrivo in ospedale il cuore si è fermato di nuovo.
Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso “profondo dolore e cordoglio, a nome mio e del Governo”. “Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza”, ha aggiunto la leader FdI. “Ringrazio nuovamente i soccorritori e tutti coloro che si sono prodigati, senza sosta e con coraggio, nel tentativo di salvargli la vita”.
La Procura di Roma ora indaga per omicidio e disastro colposo, nel fascicolo sul crollo dell’antica Torre medievale, avvenuto ieri mattina, a pochi passi dal Colosseo. L’area è stata posta sotto sequestro e gli inquirenti disporranno l’autopsia sul corpo della vittima. Gli inquirenti affideranno una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto e individuarne le cause e responsabilità.
Intanto, per evitare interferenze nella messa in sicurezza dell’area, è stato cancellato il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori, in occasione della cerimonia di deposizione della corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, all’Altare della Patria di Piazza Venezia. Ciò che resta della Torre dei Conti si erge a poche centinaia di metri.
Nella mattinata di ieri due crolli hanno investito l’antica struttura: alle 11 e 20 e alle 12 e 50. . Il primo cedimento ha sorpreso 4 operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale.
Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie. Quando è giunto il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, nel cantiere stavano lavorando undici operai di due diverse ditte.
“È accaduto tutto all’improvviso – ha raccontato uno di loro – Poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori”. L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave. Due colleghi hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso.