Politica

Regionali Basilicata, gli eletti: l’ex “Terzo polo” decisivo per Bardi. Chiorazzo e Pittella record di preferenze, fuori l'”impresentabile” Piro

Dodici eletti alla maggioranza di Vito Bardi, otto all’opposizione guidata da Piero Marrese, soltanto tre donne su venti consiglieri. Con l’ex “Terzo polo” – Azione e Italia viva – che avrà un ruolo decisivo nel garantire i numeri alla coalizione vincente. Ecco il nuovo Consiglio regionale della Basilicata, uscito dalle elezioni che hanno confermato il governatore espressione di Forza Italia (56,6% dei voti) contro lo sfidante sostenuto dal “campo largo” Pd-M5s-Verdi e sinistra (fermo al 42,2). Nel centrodestra il primo partito è Fratelli d’Italia, che però raccoglie “solo” il 17,4%, uno score più basso di oltre dieci punti rispetto a quello dei sondaggi nazionali: i consiglieri meloniani saranno quattro (Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Lattronico e Michele Napoli). Seconda forza della coalizione è il partito berlusconiano, che raggiunge il 13% e ottiene tre seggi (Gianuario Aliandro, Michele Casino e Francesco Cupparo): resta però fuori dal Consiglio Francesco Piro, il re delle preferenze e capogruppo uscente, inserito dalla Commissione Antimafia nella lista degli “impresentabili” per i suoi guai giudiziari ma nonostante ciò sostenuto in campagna elettorale dalla ministra delle Riforme Elisabetta Casellati.

Porta a casa due consiglieri (Pasquale Pepe e Domenico Tataranno) la Lega, che raccoglie il 7,8% (nell’assemblea uscente aveva sei eletti). Uguale bottino per Azione, che in Lucania ha portato in dote il 7,5% al centrodestra: in Consiglio andrà l’uomo forte Marcello Pittella, ex governatore dem premiato con 7.157 preferenze, insieme a Nicola Morea. C’è anche un eletto di Italia viva, il vicepresidente uscente del Consiglio regionale Mario Polese, che ha raccolto 3.492 voti personali con la lista “Orgoglio lucano“. Insomma, i partiti di Matteo Renzi e Carlo Calenda potranno esercitare un potere di veto su qualsiasi decisione: messi insieme, infatti, i loro tre eletti sarebbero sufficienti a ribaltare la maggioranza.

Il recordman di preferenze però si trova all’opposizione: è Angelo Chiorazzo, il “re delle coop bianche” a lungo candidato in pectore della coalizione prima di cedere il posto a Marrese. Chiorazzo ha trainato la sua lista “Basilicata casa comune” all’11,2%, seconda forza del centrosinistra subito sotto il Pd, con lo stesso numero di eletti (due). Il nome di Chiorazzo è stato scritto sulla scheda 7.284 volte, persino più di quello di Pittella. Sotto il simbolo di “Basilicata casa comune”, in Consiglio andrà anche Giovanni Vizziello, eletto nel Materano con 2.419 preferenze. I due consiglieri dem saranno Piero Lacorazza (Potenza) e Roberto Cifarelli (Matera). Anche per il Movimento 5 stelle passano in due: Alessia Araneo (Potenza) e Viviana Verri (Matera), uniche donne elette insieme a Maddalena Fazzari di FdI. L’Alleanza Verdi e Sinistra, invece, elegge Antonio Bochicchio nel Potentino.