Quando si parla di contaminazione chimica la pizza non è il problema, semmai parte del problema, se il contenitore non è a norma. Ma come saperlo? Il colore della confezione non sempre aiuta, avverte il biologo. “Tutti i contenitori sono di fibra vegetale, cambia solo la pianta usata. Quelli di miglior qualità sono bianchi, provengono da conifere scandinave e riportano la sigla V, vergine”. Ma possono essere bianchi anche quelli riciclati e sbiancati… La carta Kraft (sigla K), di colore beige, è di qualità leggermente inferiore, ma comunque valida, idem la semichimica (S). “L’importante è verificare che ci sia la scritta ‘per alimenti’ o la sigla corrispondente (bicchiere e forchettina)”. Meglio ancora, precisa il biologo, se compaiono le diciture “a norma di” e relativo riferimento legislativo.