Per le sue caratteristiche, l’amata pizza non si accontenta di un contenitore riciclato, che altererebbe facilmente. “È infatti un alimento molto umido, che contiene molti grassi – olio, mozzarella ed eventuali altri ingredienti grassi come i salumi. In più è molto caldo: appena chiusa la confezione può arrivare a circa 85-90°C, che si mantengono per alcuni minuti prima di cominciare a calare”. Insomma, niente di meglio per un’eventuale cessione chimica, il cui rischio è tuttavia difficilmente quantificabile perché “dipende dal materiale dell’imballo, dal grado di umidità e di acidità dell’alimento, dalla temperatura elevata e dal tempo di contatto imballaggio-alimento”, precisa il biologo.