Capitoli

  1. L’urlo di Tardelli, l’esultanza di Pertini, il rigore di Grosso, lo sguardo fisso di Baggio: lo sbloccaricordi, ovvero le finali dell’Italia in una foto
  2. Schiavio sviene
  3. I cuscini scarlatti degli italiani
  4. La punizione di Domenghini
  5. Pelé e le leggi della gravità
  6. La partita a scopone
  7. Il bacio al palo di Pagliuca
  8. Il doppio errore di Del Piero
  9. Il plesso solare di Materazzi
  10. Le forcine per capelli di Buffon
Calcio

Il doppio errore di Del Piero - 8/10

Mondiali ed Europei: nove immagini per nove sfide decisive, le foto entrate nella storia dello sport e del Paese. Ricordi dolcissimi e delusione amare: il riflesso pavloviano nei fotogrammi cult

Europei del 2000, 2 luglio, Stadio De Kuip, Rotterdam, Olanda.
Francia – Italia 2-1 (dts)

Il passaggio di Ambrosini si insinua fra due difensori e mette Alessandro Del Piero davanti a Fabien Barthez. È un quel momento che due Nazioni si trovano davanti a una scena già vista. Ma solo una spera in un futuro diverso. Perché qualche minuto prima Totti aveva servito ad Alex un pallone molto simile. E il dieci in maglia bianca aveva calciato lontanissimo dalla porta francese. Mentre Del Piero corre verso la sfera sente i fantasmi ballare intorno a lui. Fino a quel momento la finale di Euro 2020 assomigliava molto allo stereotipo del sogno. A deciderla non era stato un attaccante dalla classe cristallina, ma Marco Delvecchio, il centravanti sgobbone, la punta che fa sempre la stessa finta e che manda sempre a sedere il difensore avversario. La classe operaia va davvero in paradiso. Almeno per una notte. Del Piero guarda quella palla che arriva da destra e calcia di prima. È un tiro strozzato, lento, centrale. È un tiro che sbatte contro il piede destro di Barthez e torna in gioco. Quell’errore viene declassato a incidente di percorso. Perché l’Italia gioca bene. E deve solo aspettare il triplice fischio. Poi ci sarà un titolo continentale da festeggiare. E una coppa da alzare al cielo. Il plot twist arriva in pieno recupero. Al minuto numero 93 Wiltord fa passare sotto il fianco di Toldo il pallone dell’1-1. Inizia un’altra storia. Molto più amara. Al 104’ Trezeguet scaglia in rete il golden gol che strappa dalle mani il titolo all’Italia e lo consegna alla Francia. Dall’orgasmo collettivo alla castrazione. In giusto una manciata di minuti. “Mi sento colpevole”, dirà Alex in lacrime a fine partita. Un dramma personale che si inserisce in un dramma collettivo.