Politica

La ‘Giornata della Memoria’ del 27 gennaio 2023 con Berlusconi al Quirinale

Il 27 gennaio 2020, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria”, nel suo discorso ricorda che “le leggi razziali, in Germania – come in Italia – negavano agli ebrei l’istruzione, l’affettività, il lavoro, la proprietà, la casa, la cittadinanza, i diritti. Negare l’umanità per poi sopprimere. E tutto questo avveniva nell’indifferenza di tanti. L’indifferenza: anticamera della barbarie. Un’indifferenza diffusa. Anche in Italia. In Italia, sotto il regime fascista, la persecuzione dei cittadini italiani ebrei non fu, come a qualcuno ancora piace pensare, all’acqua di rose. Fu feroce e spietata. E la metà degli ebrei italiani, deportati nei campi di sterminio, fu catturata e avviata alla deportazione dai fascisti, senza il diretto intervento o specifica richiesta dei soldati tedeschi”.

Grazie a una crisi di governo stravagante, in Italia, in questi giorni, spuntano qua e là proposte politiche altrettanto stravaganti. Prendete quella di Matteo Salvini: “Berlusconi candidato a presidente della Repubblica? Se mi chiede il mio parere personale, le dico di sì: secondo me può ambire al Quirinale“.

Davvero? Provi allora Salvini ad immaginare un discorso del Presidente della Repubblica per le celebrazioni del 27 gennaio del 2023. L’ipotesi è basata su parole pronunciate dal suo candidato nel 2003 e nel 2013 e si sa che le persone, nel corso del tempo possono cambiare idea, soprattutto se conviene, ma per ora questo è quello che abbiamo per lavorare con l’immaginazione.

“Sì, Mussolini, non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino. E’ difficile adesso mettersi nei panni di chi decise allora. Certamente il governo di allora per il timore che la potenza tedesca si concretizzasse in una vittoria generale preferì essere alleato alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi e dentro questa alleanza ci fu l’imposizione della lotta e dello sterminio contro gli ebrei, quindi il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa: per tanti altri versi, invece, aveva fatto bene”.