Capitoli

  1. Mattarella consegna 36 Onorificenze al merito della Repubblica: ecco i cittadini che si sono distinti per l’impegno civile – LE STORIE
  2. Chiara Amirante
  3. Domiziana Avanzini
  4. Nazzarena Barboni
  5. Carolina Benetti
  6. Rachid Berradi
  7. Nicoletta Cosentino
  8. Ciro Corona
  9. Angela Buanne
  10. Laura Bruno
  11. Alma Broccoli
  12. Valentina Bonanno
  13. Don Luigi D'Errico
  14. Aldo Andrea Di Cristofaro
  15. Vittoria Ferdinandi
  16. Anna Fiscale
  17. Danilo Galli
  18. Cinzia Grassi
  19. Elisabetta Iannelli
  20. Sara Longhi e Alfonso Marrazzo
  21. Egidio Marchese
  22. Don Tarcisio Moreschi e Fausta Pina
  23. Titina Petrosino e Ugo Martino
  24. Valeria Parrini
  25. Enrico Parisi
  26. Padre Salvatore Moritu
  27. Michela Piccione
  28. Serena Piccolo
  29. Enrico Pieri
Società

Elisabetta Iannelli - 19/29

Elisabetta Iannelli, romana, all’età di 24 anni (oggi ne ha 52) le viene riscontrato un cancro, ma, dopo il primo periodo, mette a disposizione le sue risorse per aiutare i malati come lei a convivere con la malattia senza rinunciare a una vita sociale e lavorativa. Il suo motto diventa “Il cancro ha cambiato la mia vita, io cambierò la mia vita con il cancro”. A 33 anni diventa vicepresidente dell’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (Aimac). Dal 2004 è segretario generale della Federazione italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia (Favo). È inoltre componente del Comitato scientifico dell’Osservatorio permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici e di vari organismi internazionali in ambito internazionale, fino a partecipare all’Assemblea generale delle Nazioni unite nel settembre 2011 come rappresentante della Favo, unica organizzazione di volontariato italiana ed europea a partecipare al vertice Onu sulle malattie non trasmissibili. Destinataria di numerosi premi e riconoscimenti, autrice di numerose pubblicazioni, il suo impegno è volto ad individuare e praticare azioni concrete finalizzate alla tutela dei diritti dei malati di cancro, affinché sia garantito il pieno ritorno alla vita sotto ogni aspetto: familiare, lavorativo, sociale, economico, previdenziale, assicurativo e riabilitativo. Si è battuta per i diritti dei malati di cancro: per la preservazione della fertilità dei giovani malati, per il diritto all’adozione dopo il cancro, per ottenere mutui e finanziamenti.