Politica

Coronavirus, De Luca sui comitati scientifici: “Hanno fatto come Totò nel film ‘Arrangiatevi’. Fase 2? Crollo generale, psicologico e politico”

“Tutto il lavoro di questi giorni dei vari comitati, contro-comitati e sottocomitati è approdato a una conclusione semplice che si può riassumere nella parola d’ordine usata da Totò in un film famoso. Lui, affacciandosi dalla finestra di un’ex casa chiusa, diceva a chi stava sotto: ‘Arrangiatevi’ . Ecco, questa è la sintesi del lavoro scientifico di elaborazione dei mille comitati che abbiamo nominato: si salvi chi può“. Così, nella sua diretta video su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si pronuncia sulle decisioni della task force della crisi sanitaria nazionale, citando la scena finale del film “Arrangiatevi” di Mauro Bolognini.


De Luca critica come è affrontata la fase due: “Il governo ha fissato la data del 18 maggio per la fase due. Ma questa data e il suo significato sono completamente scomparsi. Ormai si sta ragionando in Italia, come se l’epidemia non esistesse più. C’è un crollo generale, psicologico e politico, che va dalle istituzioni ai cittadini. C’è ormai un crollo totale. A oggi abbiamo un quadro estremamente preoccupante, che è la mancanza ormai generale di controllo in tutta Italia. La verità è che ormai in Italia nessuno controlla più niente, come l’obbligo delle mascherine. Noi nella Regione Campania seguiremo la nostra linea: riaprire tutto, ma per sempre”.

E ribadisce il divieto in ingresso in Campania per chi proviene dalle altre regioni, a meno di motivazioni di necessità: “Chi va alla ricerca degli affetti stabili o degli amici avrà la bontà di aspettare altri 20 giorni e di non darci fastidio. Le misure di controllo ai caselli autostradali, agli imbarchi dei traghetti, alle ferrovie rimarranno in vigore almeno fino al termine di maggio. Quando il governo dice che lascerà più margini di decisione alle regioni, dice una stupidaggine – continua – perché, se non blocchiamo la mobilità tra regione e regione, è chiaro che alla fine il contagio rischia di esplodere in tutta Italia. La fase due è molto più complicata della fase uno, perché abbiamo mille interessi in campo da governare in maniera possibilmente non demagogica, senza cioè fare ammuina. In questo periodo abbiamo avuto un’inversione di ruoli: l’ammuina la fanno al Nord, il rigore lo teniamo al Sud, in larga misura e comunque in Campania. Sembra incredibile, ma è così”.

Poi l’invettiva ad alcuni campani: “Qui c’è qualche imbecille che ha fatto questa osservazione: abbiamo realizzato posti letto di terapia intensiva ma non sono occupati. Chiediamo scusa al virus se non gli abbiamo fatto compagnia. Ma perché, i posti devono essere occupati al 100%? Ringraziamo il padreterno se abbiamo i posti realizzati e non occupati da malati. Ma queste sono cose dell’altro mondo, siamo di fronte all’imbecillità totale. Vi ricordo una cosa: non dimenticate neanche per un istante che siamo la Regione più difficile dal punto di vista della densità abitativa. Se perdiamo il controllo in Campania, ci avviamo verso un’ecatombe. E mi fermo qui. Chiedo a tutti di avere il doppio di prudenza e di senso di responsabilità”.

Il presidente campano menziona quanto accaduto a Salerno: “Due signore sono venute a Salerno da un altro Comune senza mascherina. Non solo hanno dato prova di cafoneria e di inciviltà, ma pretendevano addirittura di avere ragione. Sono cose da pazzi. Si sono anche rifiutate di dare i documenti di identità e hanno imprecato contro le vigilesse che stavano facendo nient’altro che il proprio dovere. Mi auguro che queste due cafone siano denunciate e che siano chiamate a pagare anche sul piano penale, insieme agli altri signori che hanno inveito contro gli agenti della polizia municipale”.

De Luca elenca le misure di aiuto economico, anche per i tassisti e gli autisti di scuolabus: “Non hanno lavorato, mi pare ragionevole dare anche a loro una mano. Abbiamo fatto un altro miracolo pure per loro, perché ormai la Regione, anche nell’immaginario delle persone, sembra essere diventata una sorta di Bce. Cari amici, non è così. Noi arriveremo fino a dove possiamo arrivare. Abbiamo fatto il massimo di quello che era umanamente possibile. Ovviamente quando non ci saranno più soldi, dovremo fermarci. Vorremmo aiutare tutti, ma dobbiamo arrivare dove possiamo arrivare”.

Il politico menziona anche la vertenza in corso con il ministero dell’Economia: “Ci ha rubato 240 milioni di euro di entrate Irpef che andavano rimborsate alla Regione, per colpa della sciatteria del precedente governo regionale (Caldoro, ndr), che non ha trasmesso i dati e non ha fatto la domanda. Così, la Ragioneria dello Stato, senza fare una piega, quei soldi se li è presi, ma sono soldi nostri e la Corte dei Conti ci ha dato ragione. Ho parlato ieri col presidente del Consiglio, a cui ho raccontato che da un mese stiamo facendo questo balletto col ministero dell’Economia. Gli ho chiesto di intervenire, perché mi pare davvero un atto di irresponsabilità tenere bloccati 240 milioni che non vengono utilizzati né dal governo nazionale, né da quello regionale, con la gente che ha problemi a volte drammatici. Mi auguro che il presidente del Consiglio ci dia buone notizie“.

De Luca, infine, rivolge un appello ai campani, menzionando il filosofo John Stuart Mill: “Ricordatevi tutte le preoccupazioni che vi espongo oggi. Ricordatevele magari a ottobre, che mi auguro sia un mese di grande serenità. Ma c’è da essere preoccupati. Mill diceva che il valore di uno Stato, sul lungo periodo, è rappresentato dal valore degli individui che lo compongono. Possiamo fare tutte le ordinanze che vogliamo: se non c’è un grande senso di responsabilità e se ognuno di noi non si alza la mattina dicendo a se stesso di stare attento a non rovinare la vita dei propri cari, sarà difficile reggere questa fase due. Rischiamo di avere una nuova fase tre di chiusura. Stiamo attenti”.