Mondo

Coronavirus, in Spagna numero di morti al minimo da un mese. In Polonia scuole chiuse fino al 24 maggio. Brasile, picco di decessi: 407 in 24 ore. Usa, quasi 50mila vittime

Bolsonaro allenta le restrizioni, ma in Brasile non ci sono mai stati così tanti morti in un giorno solo: sono 407. Il Centro delle malattie europeo calcola che nelle Rsa è avvenuto circa il 50% dei decessi. In Belgio, Paese col rapporto più alto nel mondo tra morti e popolazione, più 6600 vittime. Svezia senza lockdown si difende: "A Stoccolma immunità del 20%"

Il presidente Jair Bolsonaro ha deciso l’allentamento delle restrizioni. Ma il Brasile, che scava fosse comuni per i cadaveri delle vittime di coronavirus, registra il picco di morti: sono 407 nelle ultime 24 ore, la cifra più alta mai registrata nel Paese, che porta il totale a 3.313. Crescono i decessi anche negli Usa – 3.176 nell’ultimo giorno e 49.887 in totale – dove Trump propone iniezioni di disinfettante e raggi ultravioletti contro il virus – mentre in Russia è boom di contagi: +5.849, per un totale di 68.622 positivi. Il Belgio, Paese col rapporto più alto nel mondo tra morti e popolazione, conta oltre 6600 vittime. La Spagna invece registra il numero di decessi legati al Covid-19 più basso da un mese: 367

I numeri globali – Nel mondo sono 2.708.885 i casi di contagio e 190.858 le vittime. Sono invece 4.660.250 le persone che sono guarite.

Le vittime delle case di riposo – Il Centro delle malattie europeo traccia i numeri dei decessi nelle rsa. In Francia, tra il 1 marzo e il 14 aprile 2020, un totale di 5.340 strutture hanno segnalato 54.493 casi confermati e probabili di cui 6.517 (12%) è deceduto. In Irlanda, dei 444 decessi segnalati, 245 (55,2%) sono legati ai residenti nelle case di cura. In Norvegia il 63% dei 163 morti è avvenuto in case di cura. La Germania ha riferito di 14.228 infezioni (8.592 nei residenti e 5.636 nel personale) in istituti che si occupano di anziani, disabili, senza tetto, migranti o in prigione. In Belgio, le residenze per anziani e strutture simili hanno riportato oltre il 50% dei morti correlati a Covid-19. In Spagna il 52,7% su 19.516 casi fatali totali collegati a Covid-19 erano residenti in case di cura.

Spagna – La Spagna registra il numero di decessi legati al Covid-19 più basso da un mese: 367 persone positive al nuovo coronavirus sono morte in 24 ore, portando il totale a 22.524. Il dato è stato fornito dalle autorità sanitarie. La Spagna è il terzo Paese al mondo per numero di vittime della malattia. I nuovi contagi sono stati 6.740, che hanno portato il dato complessivo a 219.764. Andamento positivo anche per la regione di Madrid, la più colpita dal virus con 7.765 vittime, che ha registrato meno di 100 morti in 24 ore, la prima volta dall’inizio della pandemia.

Germania – 5.321 morti e 150.383 casi. Il Robert Koch Institute (Rki), dando notizia di 2.337 nuovi contagi e 227 decessi in più rispetto a ieri. Il dato sulle infezioni segnala un leggero calo rispetto agli incrementi consecutivi dei precedenti tre giorni. “Mi piacerebbe dire che è finita, ma purtroppo non è finita”, ha detto il vicepresidente Lars Schaade, mette in guardia i tedeschi come ha fatto la cancelliera Angela Merkel, e sollecita al rispetto delle misure e delle regole sul distanziamento sociale, per arginare la diffusione del coronavirus. “Il fatto che i casi di morte siano limitati in Germania dipende dalla tempestiva adozione delle misure restrittive – ha affermato -. Con l’aumento dei contatti, aumenta il contagio, e si può rapidamente arrivare a una dinamica in cui il virus non è controllabile. Abbiamo visto in altri paesi quanto velocemente questo possa accadere”. “Quindi vi prego di continuare a rispettare le regole e le misure – ha concluso -. Mantenete la distanza di 1,5 metri, meglio 2, cercate di restare a casa, usate la protezione di naso e bocca nei negozi e nei luoghi pubblici”.

Francia – La data di riapertura di caffé, bar e ristoranti verrà annunciata solo a “fine maggio”: è quanto riferito dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire, al termine di una riunione all’Eliseo consacrata alle difficoltà del settore. Parigi punta a far ripartire fino al 70% del sistema di trasporti pubblici – tra metro, tram e bus – dall’11 maggio, data di ingresso nella ‘fase 2’ dopo quasi due mesi di rigido confinamento, contro il 30% attuale: lo ha annunciato Christine Guillouard, presidente della Ratp, la compagnia che gestisce i trasporti della capitale, intervistata da France Inter. Francia

Belgio – “190 morti nelle ultime 24 ore, di cui 36 nelle Fiandre, 108 in Vallonia e 46 a Bruxelles a causa del coronavirus. Di questi 90 si sono verificati negli ospedali e 97 nelle case di riposo, per un totale di 6.679 decessi”, ha detto Steven Van Gucht, portavoce interfederale Covid-19 nella consueta conferenza stampa precisando che la percentuale dei decessi è del “46% negli ospedali e del restante 53% nelle case di riposo“. Sono invece “1.497 i nuovi contagi, per un totale di 44.293 positivi. Da ieri i ricoveri registrati sono stati 210 mentre 322 sono le persone che invece hanno lasciato l’ospedale per un totale di 4.355 ricoveri”.

Polonia – Il ministro dell’Istruzione polacco, Dariusz Piatkowski, ha annunciato che scuole e università resteranno chiuse per un altro mese, fino al 24 maggio. Alcune restrizioni in Polonia sono già state allentate: dal 20 aprile sono stati riaperti parchi e boschi, ci si può recare in alcuni negozi e chiese uno alla volta ed è di nuovo permesso andare a correre e in bicicletta. Nella prossima fase dovrebbe essere la volta di hotel, biblioteche, musei e gallerie. Resta comunque obbligatorio l’uso della mascherine in pubblico. Con una popolazione di 38 milioni di abitanti, la Polonia ha registrato finora un numero relativamente basso di casi e vittime di Covid-19, rispettivamente 10.759 e 463.

Svezia La pandemia ha causato più di duemila vittime, ma la decisione del governo svedese di non imporre rigide restrizioni per prevenire la diffusione del coronavirus ha “in parte funzionato perché il nostro sistema sanitario è stato in grado di far fronte” all’emergenza. Lo ha dichiarato alla Bbc Anders Tegnell, epidemiologo dell’Agenzia di Sanità pubblica svedese, respingendo le critiche al governo di Stoccolma per non aver imposto il lockdown. In Svezia si è registrato l’andamento più grave tra tutti i Paesi scandinavi, con 2.021 morti e 16.755 casi. Ma Tegnell ha spiegato che la metà dei decessi è avvenuto nelle case di cura e “non ci è chiaro se un lockdown avrebbe impedito che ciò accadesse”. Il più famoso epidemiologo svedese ha anche sostenuto che la decisione di non imporre restrizioni rigorose ha portato a un livello di immunità fino al 20% nella capitale Stoccolma, “quindi speriamo che questo ci faciliti le cose a lungo termine”.

Slovenia – Sale a 80 il numero totale delle vittime. I casi di coronavirus sono in tutto 1.373. Oggi operatori sanitari e dipendenti delle case di riposo per anziani hanno protestato in tutto il paese per l’inadeguatezza della gestione dell’emergenza coronavirus: critici sulle misure adottate finora, considerate inadeguate o addirittura errate.

Russia – Sono 5.849 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Russia nelle ultime 24 ore, una cifra in salita rispetto ai 4.774 di ieri. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i contagi accertati sono 68.622 e i morti 615, di cui 60 nel corso dell’ultima giornata. A Mosca, la zona più colpita del Paese, si registrano 2.957 nuovi casi, che portano a 36.897 il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia nella capitale. I morti a Mosca sono in tutto 325, di cui 37 deceduti nelle ultime 24 ore. Le autorità sostengono che in Russia siano stati effettuati in totale 2,5 milioni di tamponi, di cui 150mila nel corso dell’ultima giornata.

Brasile – I contagi sono 49.492, 3.735 quelli accertati nelle ultime 24 ore.

Argentina – Numerosi detenuti del carcere di Devoto, a Buenos Aires, hanno iniziato una rivolta dopo la notizia che una delle guardie della struttura è risultata positiva a Covid-19. La protesta si è diffusa in vari padiglioni e i detenuti hanno preso il controllo di almeno due piani dell’edificio, chiedendo trasferimenti e controlli sanitari per paura di un contagio di massa.
ì