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Oliviero Toscani, il figlio: “Frase su ponte? È da cretino ma voleva dire altro. Benetton? Lo hanno usato come capro espiatorio”

Le parole di mio padre? Non penso che lui abbia esagerato. Non ha detto niente di male. Questa volta lo difendo. È stata una frase tirata fuori male. Lui voleva solo dire che non voleva parlare di quell’argomento lì”. Così, ai microfoni de “La Zanzara” (Radio24), Rocco Toscani, figlio del noto fotografo, prende le difese del padre, dopo il licenziamento voluto dai Benetton e la sua discussa frase pronunciata nel corso della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” (Radio Due).

“Penso che mio padre non abbia sbagliato – continua Rocco Toscani – Poi è chiaro che non aspettassero altro che bastonarlo. I Benetton? Penso che abbiano fatto male a licenziarlo per il modo con cui l’hanno fatto. E’ lo stesso modo con cui l’hanno fatto la prima volta. Mio padre ha sempre difeso quello che era il suo lavoro e l’azienda per cui lavorava. Loro però alla fine lo hanno difeso poco, gli hanno scaricato addosso tutta la colpa. Lo hanno sicuramente usato un po’ come capro espiatorio, cogliendo la palla al balzo. Poi ognuno fa quel che vuole”.

E aggiunge: “Quando ho sentito le sue parole, ho subito pensato che aveva detto una frase da cretino. Ma posso dire che non ha pronunciato quelle parole nel senso di ‘chi se ne frega del ponte’, ma di ‘chi se ne frega di quell’argomento nella conversazione alla radio’. E in quella trasmissione radiofonica lo avevano chiamato per altro. Sicuramente quella frase era infelice, però, conoscendolo, vi dico che voleva parlare di altro. Lui non lavorava per un’azienda che deve difendere per la caduta di un ponte, ma lavorava per un’azienda per cui faceva il creativo. Lo assolvo perché so che non l’ha detto in quei termini. Ha detto sicuramente una cagata, sono cose che non vanno dette. Ieri ha detto che è distrutto e oggi dice di essere felice perché libero dai Benetton? Fa parte della vecchiaia, ma sicuramente Oliviero è un uomo a cui piace essere libero, un cavallo pazzo“.

Nel finale, a Cruciani che gli chiede se voterebbe Matteo Salvini, Rocco Toscani risponde: “No, no, Salvini no. Neanche se fossimo gli ultimi superstiti su un’isola, io e Salvini. La Meloni? Ma neanche. Salvini è un inno all’ignoranza. E’ brutto vedere il proprio paese fare questa fine qua“.
E a riguardo non è mancato il commento del leader della Lega sui social: “Salvini, un inno all’ignoranza”… Tale padre, tale figlio