Politica

Governo, diretta – La vigilia del voto su Rousseau. Zingaretti: “Passi avanti con M5s”: Fondi dem: “In programma legge elettorale”

Comincia la settimana decisiva per la nascita del governo Pd-M5s. Il premier incaricato lo ha confermato alla festa del Fatto Quotidiano: "Martedì, massimo mercoledì, dobbiamo chiudere su squadra di governo e programma". I due partiti si riuniscono separatamente, mentre sul destino dell'esecutivo pende l'esito della consultazione online tra gli iscritti 5 stelle - LA CRONACA ORA PER ORA

La settimana decisiva per la nascita del governo Conte due, sostenuto da Cinquestelle e Pd, comincia alle 17 e 30: il premier incaricato ha incontrato a Palazzo Chigi i capigruppo delle due forze politiche per discutere del programma di governo. Poi in serata ha visto per la prima volta i capigruppo di LeU. Quindi ha ricevuto di nuovo i rappresentanti dei due partiti: con i 5 stelle Stefano Patuanelli e Vincenzo Spadafora e i dem Dario Franceschini e Andrea Orlando ha cercato limare le distanze tra i punti programmatici. Un incontro che si è ripetuto in serata: il presidente del Consiglio ha visto di nuovo esponenti dem e M5s per un incontro di circa un’ora. Sul tavolo naturalmente la bozza del programma.

Il giorno della verità – Un passaggio propedeutico a quello che sarà il giorno della verità per il nuovo esecutivo: martedì 3 settembre, infatti, dalle 9 alle 18 gli iscritti del Movimento 5 stelle voteranno sulla piattaforma Rousseau il loro gradimento all’alleanza di governo. E lo faranno rispondendo a un quesito netto: “Sei d’accordo che il Movimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”. Sotto due opzioni: il bottone per votare No veniva prima di quello del Sì. Dopo la diffusione della notizia, infatti, i tecnici sono intervenuti per invertire i due pulsanti.

Su Rousseau il voto sul programma – Adesso, dunque, il futuro dell’esecutivo è appeso a Rousseau. “Dipenderà dal voto degli iscritti M5s”, ha detto Luigi Di Maio nell’incontro a Palazzo Chigi con ministri e sottosegretari uscenti del M5s, secondo quanto riportano diverse fonti alle agenzie. Un concetto che poco prima ha spiegato anche il capogruppo Stefano Patuanelli a Radio Capital: “Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa”. Sostiene il sì, invece, il sottosegretario Vincenzo Spadafora: “Confido che gli attivisti possano darci fiducia anche questa volta”.

I video di Conte e Di Maio. Zingaretti: “Passi avanti” – Ed è proprio agli attivisti del M5s che si è rivolto Conte con un video su facebook. “Non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni”, è l’appello del presidente del consiglio incaricato. Pochi minuti dopo ecco che anche Di Maio ha parlato, sciogliendo uno dei nodi rimasti nella trattativa con i dem. “Si è fatto un gran parlare della vicepresidenza del consiglio dei ministri e si è detto che la trattativa si era bloccata per questo: ma non è vero. Abbiamo saputo che il Pd ha fatto un passo indietro rinunciando al suo vicepremier e quindi il problema non sussiste più“, ha detto il capo politico del M5s. che in pratica ha fatto un passo indietro nella rivendicazione di un posto da vicepremier per i 5 stelle. L’accordo col Pd è a un passo e a certificarlo è anche Zingaretti: “Siamo fiduciosi e ottimisti,fatti passi in avanti. Si lavora per arrivare a nuovo governo”.

I vertici Pd-M5s – In mattinata, mentre Conte incontrava alla Camera le associazioni delle persone con disabilità, M5s e Pd hanno radutano i rispettivi vertici. La riunione della componente ministeriale Cinquestelle a Palazzo Chigi, cominciata poco dopo le 10 e terminata alle 11.30, presieduta appunto da Di Maio. Poi alle 13 al Nazareno il segretario dem Nicola Zingaretti riunisce invece la cabina di regia del Pd. Partecipano il presidente Gentiloni, i vicesegretari Orlando e De Micheli, i capigruppo Marcucci e Delrio, le vicepresidenti Ascani e Serracchiani, il tesoriere Zanda.

I tempi del nuovo esecutivo – È stato lo stesso Conte ad annunciare i tempi e le tappe verso la nascita del nuovo esecutivo. “All’inizio della prossima settimana, martedì massimo mercoledì, dobbiamo poter chiudere sulla squadra di governo e sul programma”, ha detto il premier in collegamento da Palazzo Chigi con la festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana. Il punto più scivoloso rimane sempre quello della vicepresidenza. Domenica Dario Franceschini, appoggiato da tutto il Pd, ha lanciato la proposta di “eliminare entrambi i vicepremier” per uscire dallo stallo, dando seguito alle richieste di Beppe Grillo, il Garante che anche oggi dalle pagine del Fatto Quotidiano si è rivolto a Di Maio: “Luigi e l’incapacità di cogliere il bello del poter cambiare le cose”. Dal M5s sono arrivate solo risposte tiepide alla proposta Pd: “Per Di Maio chiediamo un ruolo di primo piano. È il nostro capo politico ed è giusto così”, ha detto il sottosegretario Carlo Sibilia al termine dell’incontro della componente ministeriale di M5s a Palazzo Chigi. Alla domanda se Di Maio potrebbe rinunciare alla carica di vicepremier, Sibilia ha risposto affermativamente: “Per quello che mi riguarda sì. Per noi la priorità è risolvere i problemi”.

L’incontro Di Maio-Zingaretti – Nei giorni scorsi i 5 stelle ci hanno tenuto a ricordare l’importanza del voto online per la loro storia, paragonandolo alle direzioni nazionali degli altri partiti. Come quella del Pd, che dovrebbe essere convocata entro giovedì per dare il via libera definitivo all’accordo con i 5 stelle. Nel frattempo Conte continuerà a limare le distanze tra i due partiti, soprattutto sulla squadra di governo. Con ogni probabilità, la svolta definitiva dovrebbe arrivare dopo un incontro, ancora non annunciato e nemmeno in agenda, fra il segretario dem Zingaretti e il leader M5s Di Maio.

Le ultime tappe – A livello istituzionale, martedì Conte potrebbe rivedere, in nuove consultazioni, i gruppi della maggioranza. Mercoledì – come ha annunciato alla festa del Fatto – dovrebbe sciogliere la riserva e presentare al Quirinale la lista dei ministri, per le osservazioni e il nulla osta finale del presidente della Repubblica. A quel punto il governo potrebbe giurare. A seguire, il primo Consiglio dei ministri. In questo modo i passaggi al Senato e alla Camera per il voto di fiducia potrebbero essere messi in agenda già lunedì 9 settembre. Insomma: l’ultima settimana del governo gialloverde è cominciata.

CRONACA ORA PER ORA

Ore 22.45 – Conte incontra la delegazione di Leu
E’ iniziata, a Palazzo Chigi, la riunione tra il premier Giuseppe Conte e la delegazione di LeU. Il gruppo parlamentare è rappresentato dalla senatrice Loredana De Petris e Federico Fornaro. Sul tavolo la bozza del programma di governo.

Ore 22.30 – Vertice di un’ora Pd-M5s
E’ terminato, a quanto si apprende, il vertice dal premier Giuseppe Conte sulla squadra di governo. Alla riunione, che si è tenuta a Palazzo Chigi, hanno partecipato esponenti del M5S e del Pd.

Ore 21.45 – Buffagni: “Da Di Maio lezione di stile ma i ruoli li decide Conte”
“Il discorso di Di Maio?La sua lezione di stile ha spiegato bene il concetto, se il Pd voleva la vicepresidenza era giusto che l’avesse anche il M5S. Ad ogni modo i ruolo di governo li decide Conte…”. Lo sottolinea, interpellato dall’ANSA, il sottosegretario M5S Stefano Buffagni

Ore 21.44 – D’Uva (M5s): “Si avvicina nuovo inizio. Su Rousseau voterò sì
“Si avvicina un nuovo inizio. Stiamo dando il massimo, come sempre, per un solo obiettivo: il bene dei cittadini. Domani voterò Sì. E lo dico perché credo in quello che stiamo facendo, credo nella possibilità di poter continuare a mettere al centro dell’azione politica di un governo e di un parlamento un unico interesse comune: quello dei cittadini. Non molliamo, non molliamo proprio adesso”. Così su facebook il capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva che aggiunge: “Di Maio oggi ha dato dimostrazione di stile, ha dimostrato che a noi non importa delle cariche”

Ore 21.35 – In corso vertice a Palazzo Chigi
E’ in corso a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, un vertice dal premier Giuseppe Conte sulla squadra di governo. Al tavolo ci sono i 5s Stefano Patuanelli e Vincenzo Spadafora e i Dem Dario Franceschini e Andrea Orlando.

Ore 21 – Black out durante l’incontro a Palazzo Chigi tra Conte e delegazioni
Black out di circa 15 minuti durante l’incontro a palazzo Chigi di oggi pomeriggio tra il premier incaricato Giuseppe Conte e le delegazioni di Pd e M5S. La luce è saltata attorno alle 19 e 15 mentre una tempesta di pioggia e fulmini si stava abbattendo sulla Capitale.

20.57 – In programma anche la riforma elettorale
Anche la riforma della legge elettorale entro nel programma del governo ‘giallorossò. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari dem, la riforma elettorale farà parte del capitolo della riduzione del numero dei parlamentari. Sempre le stesse fonti, al termine dell’incontro dei capigruppo Pd con il premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione M5S, fanno sapere che il nuovo incontro annunciato per domani servirà a limare alcuni punti. In particolare, sui decreti Sicurezza. Bene la parte economica del programma i cui punti sono stati delineati dallo stesso Conte in diretta Facebook.

20.30 – Nuovo incontro domani a Palazzo Chigi
Non è stato ancora chiuso, nell’incontro di questa sera a Palazzo Chigi, il documento programmatico di M5s e Pd. Le delegazioni dei due partiti torneranno a incontrarsi nuovamente domani. Lo si apprende da fonti Dem.

19.49 – Zingaretti,fiduciosi e ottimisti, fatti passi in avanti
“Stiamo lavorando con pazienza e serietà per un governo di svolta vera, questo serve all’Italia, che riaccenda i motori dell’economia, che nell’ultimo anno si è fermata, che tagli le tasse sul lavoro, per aumentare i salari specialmente quelli più bassi – ha detto il segretario Pd -, che investa nella Green Economy e sulla scuola, per lo sviluppo economico delle imprese, che modifichi i decreti sicurezza; un governo che cambi radicalmente quello che abbiamo visto finora e faccia cose utili per gli italiani. Se si stanno facendo, come pensiamo che si stiano facendo, per fortuna, passi in avanti in questa direzione, ovviamente noi siamo fiduciosi e ottimisti e continueremo a lavorare per questo risultato”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

19.16 – Di Maio ad attivisti M5s: “Non c’è voto giusto o voto sbagliato”
“Ora tocca a voi iscritti decidere, perché per il M5S è un valore irrinunciabile. E voglio rivolgermi a chi in queste ore ha dei dubbi: non c’è un voto giusto o un voto sbagliato, ci sono le vostre idee e la somma delle vostre idee indirizzerà il Movimento. Il M5S è partecipazione, noi abbiamo già vinto. Il mondo aspetta questa espressione democratica del vostro voto per conoscere il futuro dell’Italia. Buon voto a tutti”. Lo dice in un video su Fb Luigi Di Maio.

19.12 – Di Maio: “Problema vicepremier non esiste più”
“Si è fatto un gran parlare della vicepresidenza del consiglio dei ministri e si è detto che la trattativa si era bloccata per questo: ma non è vero. Abbiamo saputo che il Pd ha fatto un passo indietro rinunciando al suo vicepremier e quindi il problema non sussiste più”. Lo dice Luigi Di Maio in diretta Facebook.

19.10 – Di Maio: “Codice etico M5s per tutti i ministri”
“Chiederemo di applicare a tutti i ministri che entrano nel governo le stesse regole ferree del codice etico del movimento: no condannati, no indagati per reati gravi e solo incensurati”. Lo dice in un video su facebook il leader M5S Luigi Di Maio.

19.06 – Conte a elettori Pd: “Sarà occasione storica”
“Penso al Pd, ai suoi elettori e alle forze politiche in Parlamento che aderiranno a questo progetto. Abbiamo una sfida non da poco e capisco le vostre perplessità ma abbiamo un’occasione unica per fare il bene degli italiani”. Lo dice Giuseppe Conte, premier incaricato, in un video su Facebook.

19.04 – Conte a elettori M5s: “Non tenete i sogni nei cassetti”
“Non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni”. Lo dice in una diretta facebook il premier incaricato Giuseppe Conte alla vigilia del voto.

19.02 – Conte: “Consonanze tra M5s e Pd”
“Abbiamo grandi e buone idee da realizzare con questo Paese. Nelle consultazioni con le forze politiche ho registrato una consonanza tra Cinque stelle, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere”. Lo dice il premier incaricato Giuseppe Conte, in un video su Facebook

19 – Alle 21.30 Conte riceve capigruppo Leu
Alle 21.30 il presidente incaricato Giuseppe Conte riceverà a Palazzo Chigi i capigruppo di Leu Loredana De Petris e Federico Fornaro. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi.

18.40 – Cottarelli: “Onore essere chiamato a far parte del governo”
“E’ un onore essere chiamato a far parte del Governo italiano. Poi bisogna vedere a fare cosa”. A dichiararlo l’economista, Carlo Cottarelli, interpellato a SkyTg24, su un suo possibile ingresso nell’esecutivo giallo-rosso.

18.20 – D’Uva (M5s): “Ovvio che voterò sì”
“Cosa voterò? Mi sembra ovvio, ho lavorato sul programma che oggi cerchiamo di chiudere e di portare a Palazzo Chigi, un progetto post ideologico che non è nè di destra nè di sinistra ma che si basa sulle cose che si fanno e che appunto sono alla base del programma. E mi aspetto che gli iscritti non pensino a categorie come destra e sinistra ma guardino alle cose che si fanno e a questo progetto post ideologico”. Lo dice il capogruppo M5s alla Camera M5s Francesco D’Uva, prima di entrare al vertice a Palazzo Chigi.

17.47 – Di Maio: “Cambiamo Europa restando un Ue”
“Penso che al di là delle differenze di stile in questo momento l’Italia abbia delle forze politiche che chiedono tutte un cambiamento all’Ue. Tutti rappresentiamo l’interesse dell’Italia. Ora, in passato qualcuno non lo ha fatto bene, speriamo che il M5S nella compagine di Governo possa migliorare i risultati. Certo, nel raggiungere dei risultati a volte ci sono delle relazioni anche franche, difficili con la Ue, ma l’obiettivo è molto chiaro, è restare nell’Unione Europea e nell’euro, ma con un’Italia protagonista”. Lo dice, in un’intervista a Class CNBC, il leader M5S Luigi Di Maio.

17.45 – Di Maio: “Lega è scappata da promesse elettorali che non poteva mantenere”
“Io credo che si possa andare alle elezioni in qualsiasi momento in Italia, la verità é che chi oggi ha fatto cadere il governo e sta chiedendo le elezioni é perché sta scappando dalle promesse elettorali che aveva fatto. Queste sono persone, sono partiti, che avevano promesso, come la lega, una flat tax da 30 o 40miliardi, e quando hanno scoperto che non avevano i soldi hanno fatto cadere il governo per rimandare questa cosa”. Lo dice, in un’intervista a Class CNBC realizzata nel weekend, il leader del M5S Luigi Di Maio.

17.41 – Di Maio: “Se temi rispettati governo farà bene”
“In questi giorni Salvini mi aveva proposto di fare il premier per provare a ricucire. Io credo che Giuseppe Conte sia il premier migliore che l’Italia possa avere in questo momento e penso che la Lega abbia avuto l’occasione di governare con noi e ha deciso di sprecare un’occasione storica. Io adesso guardo avanti, a un governo nel quale, se saranno rispettate i temi e i programmi, potremo fare bene per l’Italia”. Lo dice il leader del M5S Luigi Di Maio in un’intervista a Class CNBC realizzata nel weekend.

17.35 – Di Maio: “Se nasce Conte bis non annacquare obiettivi”
“Se nasce un Conte bis, nasce perché abbiamo nel programma di governo i temi che interessano alle persone, e non dobbiamo assolutamente approssimarli o annacquarli. Devono essere obiettivi ben precisi. Si vuole il taglio dei parlamentari, si o no? Si vogliono revocare le concessioni autostradali a quei concessionari che hanno fatto crollare il ponte Morandi? Si vuole a livello europeo chiedere maggiore spazio di bilancio per dare alle famiglie gli aiuti che servono a fare più figli? Queste sono le cose che mi interessano”, spiega Di Maio.

17.30 – Capigruppo M5s a Palazzo Chigi
I capigruppo M5S Francesco D’Uva e Stafano Patuanelli sono arrivati a palazzo Chigi per l’incontro sul programma con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.

17.35 – Di Maio: “Sì a governo, ma non a tutti i costi”
“Governo sì ma non a tutti i costi”. Lo dice Luigi Di Maio, capo politico di M5S, in un’intervista in onda su Class Cnbc.

17.34 – Marcucci: “Silenzio M5s su nodo vicepremier? Ognuno ha sue regole”
Il Pd considera uno sgarbo la mancata risposta di M5s alla proposta di evitare i vicepremier? “Ognuno ha i propri meccanismi e le proprie regole”. È la risposta del capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro del premier incaricato Giuseppe Conte con i capigruppo di Pd e M5s.

17.32 – Delrio: “Governo si faccia presto e bene”
“Auspichiamo che si faccia presto e si faccia bene”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro del premier incaricato Conte con i capigruppo di Pd e M5s

17.30 – Capigruppo Pd a Palazzo Chigi
I capigruppo Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio sono arrivati a palazzo Chigi per l’incontro sul programma con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.

16.47 – Incontro Conte Pd-M5s slitta alle 17 e 30
Slitta alle 17 e 30 l’incontro a palazzo Chigi tra il premier incaricato e le delegazioni di Pd e M5S.

16.28 – Di Stefano: “Mi auguro il sì ma non sono convinto”
Se Rousseau dovesse dire no “vorrà dire che i nostri iscritti e i nostri elettori non sono d’accordo con questo accordo e quindi noi ci tiriamo indietro”. Così a Sky TG24 il Sottosegretario agli Affari Esteri ed esponente del M5S Manlio Di Stefano. “Mi auguro che diranno di sì – ha continuato Di Stefano – ma non sono convinto. Se dovessi guardare l’umore della rete, per quello che riesco a seguire sui miei social, direi che c’è molto malcontento, ma è anche vero che domani queste persone avranno modo di visionare il programma e l’accordo e quindi si faranno un’idea più precisa. So benissimo quanta paura possa fare pensare di mettersi nelle mani genericamente del Partito Democratico, come mi faceva la stessa paura la Lega, ma avere davanti un programma e un’idea precisa sicuramente rassicura”.

16.05 – Di Maio vede Di Battista
Incontro tra il capo politico M5S Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, all’ora di pranzo circa, in un appartamento del centro di Roma. Di Maio si è recato all’incontro dopo aver salutato, in mattinata, la squadra di ministri e sottosegretari del Movimento e dopo essersi recato brevemente al Mise. Al termine dell’incontro Di Maio non ha rilasciato dichiarazioni mentre Di Battista, ai microfoni di Fanpage.it, non si è espresso su quale sarà il suo voto su Rousseau. “Non ho mai dichiarato in vita mia”, ha affermato l’ex parlamentare.

14.55 – Spadafora: “Rousseau? Confido fiducia attivisti”
Confido che gli attivisti possano darci fiducia anche questa volta”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora soffermandosi sulla votazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. Sui tempi della formazione del governo Spadafora sottolinea: “credo che il presidente Conte rispetterà i tempi che si era prefissato con il Quirinale

14.57 – Conte ha convocato M5s e Pd alle 17
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato alle 17 a Palazzo Chigi i capigruppo di M5s e Pd per discutere del programma di governo. Lo si apprende da fonti Pd. Già sabato c’era stato un primo incontro, con Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli per il M5s, Graziano Delrio e Andrea Marcucci per il Pd.

14.48 – Conclusa riunione al Nazareno, il Pd attende convocazione
Si è conclusa al Nazareno la cabina di regia convocata da Nicola Zingaretti. È attesa per oggi la riunione del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte con i capigruppo Pd e M5S sul programma, che fa seguito a quella di sabato. I capigruppo dem, viene spiegato, sono stati preallertati anche se non esiste ancora una convocazione ufficiale. Nessun “segnale politico” è invece arrivato al Nazareno dai pentastellati per quel che riguarda il nodo vicepremier. Zingaretti e i suoi sono in attesa, anche se tutto potrebbe alla fine decidersi dopo il voto on line su Rousseau, atteso per domani.

14.42 – Cirio: “Aspettare Rousseau è un’offesa alla democrazia rappresentativa”
“Pensare che sarà la piattaforma Rousseau di proprietà e gestione privata a dire se avremo o no un governo, a dover definire i destini di un Paese e di una regione credo sia un’offesa alla democrazia rappresentativa vera e amplia il solco tra credibilità della politica e fiducia dell’elettorato”. Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, intervistato da RaiNews.

13.44 – Coltorti (M5s): “Lega disperata apre becero mercato delle vacche”
“Le parole del deputato leghista Andrea Crippa dimostrano una cosa: attraverso molti suoi componenti, la Lega incarna ancora il peggio della vecchia politica. E’ incredibile come nel 2019 si possa ancora sventagliare un becero mercato delle vacche di queste proporzioni”. Così Mauro Coltorti (M5s), presidente della commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato.

13.34 – Sala: “Conte ha mostrato equilibrio, sta gestendo bene questa fase”
“Conte che sembra di centro-sinistra? Ha mostrato abbastanza equilibrio, sta gestendo bene questa fase. Però poi bisogna vedere negli atti del prossimo governo quello che succederà. E’ chiaro che non è un problema di supremazia di una parte rispetto a un’altra, ma il governo deve nascere anche per fare delle cose che sono nelle corde di una sinistra progressista”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando della trattativa per il nuovo governo, a margine della presentazione dei finalisti al Best FIFA Awards

13.31 – Taverna (M5s): “Spiace per Crippa ma non siamo in vendita”
“Dopo che il suo leader Matteo Salvini ha fatto cadere il governo Conte tra un mojito e una ballatina con una cubista sulla spiaggia, Crippa si lancia in annunci fantapolitici. Il vicesegretario della Lega sarebbe stato addirittura cercato da nove senatori del M5s che, disperati, si sarebbero rivolti a lui per fare cosa? Entrare nella Lega? Forse ha capito male…oggi per cosa si può chiamare la Lega? Forse per avere una mappa dei barman che fanno meglio il mojito? Stiano tranquilli, il Movimento 5 Stelle è compatto. E sicuramente non è in vendita”. Così, in una nota, la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, del MoVimento 5 Stelle.

13.23 – Marcucci (Pd): “Incontro con M5s? Credo di sì. Rousseau? Rispetto meccanismi di tutti”
Vi incontrerete oggi con M5s? “Credo di si”. Lo ha detto ai cronisti il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, interpellato dai cronisti sotto la sede del Pd. “Voto su Rousseau? Rispetto i meccanismi di tutti, quindi anche quelli dei 5 stelle”. Lo ha detto Andrea Marcucci arrivando al Nazareno per la cabina di regia con Nicola Zingaretti.

13.18 – Renzi: “Emergenza giustifica e impone un governo subito”
“Per l’undicesimo mese consecutivo l’attivita manifatturiera in Italia è in contrazione. Questa è l’emergenza che giustifica e impone un governo subito. Non sono una verginella: conosco regole e tempi della politica. Ma ora basta: serve un governo per evitare la recessione e aumento Iva”. Lo scrive su twitter Matteo Renzi.

12.47 – Crippa (Lega): “Nove senatori M5s sono pronti a dire no al governo in cambio di un seggio”
“Mi hanno contattato nove senatori del M5s dicendomi che loro e altri senatori e deputati M5s non vogliono votare la fiducia a questo governo Conte e sono pronti a dire No se gli garantiamo un seggio”. Lo dice Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, al telefono. “Gli ho detto che non siamo un’assicurazione per la vita su nessuno ma valuteremo caso per caso i parlamentari che hanno mostrato ampia condivisione su temi portanti come tasse, autonomia, immigrazione, legittima difesa. Le porte della Lega non sono chiuse ma aperte”.

12.33 – Di Maio ai suoi: “Nascita governo dipenderà dal voto degli iscritti”
La nascita del nuovo governo dipenderà dal voto degli iscritti M5s in programma domani sulla piattaforma Rousseau. Lo avrebbe detto, a quanto riferiscono diverse fonti, il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, nell’incontro a Palazzo Chigi con ministri e sottosegretari uscenti del Movimento.

12.25 – Azzurra Cancelleri (M5s): “Su Rousseau voterò sì”
Come ha ben detto Luigi Di Maio non voglio lasciare il paese affondare, non voglio essere irresponsabile al pari di Salvini, non voglio che questa assurda crisi dovuta alla Lega ricada sui cittadini italiani con notevoli disagi e sacrifici futuri per tutti noi, voterò Sì”.Lo scrive in un post su Fb la deputata M5S Azzurra Cancelleri annunciando il suo voto su Rousseau.

12.04 – Paragone (M5s): “Su Rousseau voterò no”
“Su Rousseau voterò NO al governo col Pd”. Lo scrive Gianluigi Paragone su Facebook.

11.56 – Sibilia (M5s): “Poltrone? Grillo non si rivolgeva a Movimento”
Grillo ce l’aveva con voi quando ha parlato di poltrone? “Non credo proprio, il M5S è una forza politica che si distingue proprio per non essere attaccata alle poltrone”. Lo ha detto Carlo Sibilia lasciando Palazzo Chigi.

11.48 – Di Maio: “Comunque andrà sono orgoglioso della squadra dei ministri M5s”
“Questa mattina a Palazzo Chigi ho incontrato ministri, vice ministri e sottosegretari del MoVimento 5 Stelle. Un saluto alla grande squadra del MoVimento che ha governato per 14 mesi con impegno e dedizione, pensando sempre al bene dei cittadini. Comunque andrà sono orgoglioso di loro e del lavoro svolto”. Lo scrive su Facebook il vice premier Luigi Di Maio al termine del vertice con lo stato maggiore del Movimento.

11.39 – Sibilia (M5s): “Per Di Maio chiediamo un ruolo di primo piano”
“Per Di Maio chiediamo un ruolo di primo piano: è il nostro capo politico ed è giusto così”. Lo ha detto il sottosegretario Carlo Sibilia al termine dell’incontro delle componente ministeriale di M5s a Palazzo Chigi. Alla domanda se Di Maio potrebbe rinunciare alla carica di vicepremier, Sibilia ha risposto affermativamente: “Per quello che mi riguarda sì. Per noi la priorità è risolvere i problemi dei cittadini, e tutto, anche le poltrone, è subordinato a quell’obiettivo”.

11.33 – Terminato vertice M5s a Palazzo Chigi
È appena terminato l’incontro a Palazzo Chigi del M5S. Sono usciti il ministro alla Cultura Alberto Bonisoli, Alessio Villarosa e Manlio Di Stefano.

11.26 – Conte vede la delegazione dei cittadini delle aree terremotate
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontra alla Camera una delegazione di comitati e associazioni di cittadini delle aree terremotate del Centro Italia.

10.33 – Patuanelli (M5s): “Rousseau? Se vince no, Conte dovrà sciogliere la riserva in modo negativo”
“La piattaforma è un mezzo che un movimento politico ha deciso di dotarsi per prendere le proprie decisioni, pari ad una direzione di partito. Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa”. Così il presidente dei senatori M5S Stefano Patuanelli a Radio Capital, intervistato nello Speciale Circo Massimo dal direttore Massimo Giannini.

10.25 – Zingaretti riunisce Pd al Nazareno alle ore 13
E’ convocata alle 13 al Nazareno dal segretario Nicola Zingaretti la cabina di regia del Pd. Partecipano il presidente Paolo Gentiloni, i vicesegretari Andrea Orlando e Paola De Micheli, i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio, le vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani, il tesoriere Luigi Zanda.

10.08 – Di Stefano (M5s): “Nodo vicepremier? Non ci riguarda”
“Non è un nodo che ci riguarda, non ci interessa”. Così il sottosegretario del M5S, Manlio Di Stefano, ha risposto a chi gli chiedeva se per la formazione del governo ci sia ancora il nodo vicepremier. Di Stefano stava entrando a Palazzo Chigi dove è in programma un vertice M5s.

10.03 – Vertice M5s con Di Maio a Palazzo Chigi
Luigi Di Maio riunisce lo stato maggiore M5S a palazzo Chigi per fare il punto della situazione politica.