Capitoli

  1. Crisi di governo, dalle consultazioni all’ipotesi voto anticipato: ecco cosa accade ora
  2. L'avvio della crisi
  3. Le consultazioni
  4. Il voto: l'ipotesi del 27 ottobre
  5. Le leggi ferme e il nodo della Manovra
Politica

Le leggi ferme e il nodo della Manovra - 5/5

Solo dopo il voto di sfiducia in Parlamento il presidente della Repubblica potrà avviare le consultazioni e poi, eventualmente, sciogliere le Camere. Ma i nodi sono ancora molti: dal provvedimento per il taglio dei parlamentari alla legge di Bilancio

Come ha ripetuto più volte in queste ore Luigi Di Maio, manca ancora l’approvazione di alcuni provvedimenti bandiera, tra questi la norma sul taglio dei parlamentari, prevista in discussione il 9 settembre, ma anche la riforma della giustizia che porta la firma di Alfonso Bonafede e i testi sulle Autonomie regionali, targati Lega. Ma soprattutto con la crisi salterebbero molte delle date legate alla Manovra. Entro il 27 settembre, infatti, va presentata la nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza) e il 15 ottobre scadono i termini per inviare alla Commissione europea il documento programmatico di bilancio. Ma non solo, la legge di Bilancio va inviata alle Camere entro il 20 ottobre. La discussione e l’esame, infine, deveno concludersi entro il 31 dicembre. L’alternativa? L’esercizio provvisorio, con chiari paletti e vincoli di spesa.