Capitoli

  1. Crisi di governo, dalle consultazioni all’ipotesi voto anticipato: ecco cosa accade ora
  2. L'avvio della crisi
  3. Le consultazioni
  4. Il voto: l'ipotesi del 27 ottobre
  5. Le leggi ferme e il nodo della Manovra
Politica

Le consultazioni - 3/5

Solo dopo il voto di sfiducia in Parlamento il presidente della Repubblica potrà avviare le consultazioni e poi, eventualmente, sciogliere le Camere. Ma i nodi sono ancora molti: dal provvedimento per il taglio dei parlamentari alla legge di Bilancio

Dopo il voto in aula, tocca a Sergio Mattarella decidere cosa fare. Il presidente della Repubblica potrebbe avviare un giro di consultazioni per capire se esiste un’altra maggioranza, sentendo quindi, sia direttamente il premier uscente, sia i presidenti di Palazzo Madama e di Montecitorio, oppure potrebbe scegliere la via del governo tecnico o di “scopo”, ad esempio con l’obiettivo di varare la legge di Bilancio entro il 31 dicembre 2019. In questo caso, dovrebbe trovare una figura tecnica, come fatto nel 2018 con Carlo Cottarelli, che comunque dovrebbe trovare la fiducia del Parlamento. Solo una volta falliti tutti questi tentativi il Capo dello Stato potrà sciogliere le Camere, ipoteticamente attorno al 26 o 27 agosto.