Tecnologia

Acer TravelMate X5 TMX514, il notebook da 980 grammi fatto apposta per lavorare in viaggio

Il nuovo TravelMate X5 è un notebook con schermo da 14 pollici che pesa 980 grammi ed è indicato per chi deve usare applicazioni di produttività in viaggio. Ha una tastiera comoda, uno schermo nitido e prestazioni nella media. La webcam non è il massimo per le chat video.

Chi viaggia per lavoro ed è alla ricerca di un notebook particolarmente sottile e leggero, ma dalle buone prestazioni, può prendere in considerazione l’Acer TravelMate X5 TMX514 con schermo da 14 pollici. Complessivamente offre un’autonomia sufficiente per svolgere tutto il giorno attività di produttività generale (Word, Excel, PowerPoint, Internet e Photoshop), ha una tastiera confortevole e tre connettori USB che fanno sempre comodo. Per contro, la webcam non è eccellente nel supporto delle videoconferenze. Non è un prodotto indicato per giocare, ma del resto la categoria business a cui appartiene non richiede questo.

Dopo averlo usato nel corso di due lunghi viaggi ne abbiamo apprezzato la leggerezza e la qualità costruttiva. Il prezzo di 1.200 euro circa è in linea con i prodotti della stessa categoria e dotazione analoga, come ad esempio lo Swift 5 della stessa Acer e il Dell XPS 13.

La configurazione del modello di prova comprende il processore Intel Core i7-8565U affiancato da 16 GB di memoria RAM e da un supporto di archiviazione SSD da 512 GB.

Design ed ergonomia

Sul fronte del design, il Travelmate X5 di Acer è un prodotto che pesa 980 grammi, è rivestito in lega di magnesio e ha uno spessore massimo di 14,9 millimetri. Le dimensioni principali sono date dallo schermo da 14 pollici, che non ha permesso di installare una tastiera con tastierino numerico a parte. È compatta ma comoda, con la retroilluminazione bianca che si può attivare manualmente quando serve. I tasti sono a isola con una corsa ridotta, silenziosi e disposti in modo adeguato, con il giusto spazio.

Sul poggiapolsi c’è un touchpad preciso e reattivo, che consente di effettuare anche selezioni con più dita, per esempio per sfruttare le gesture di Windows. Presente anche il sensore per le impronte digitali, utile per accedere al sistema operativo Windows 10 Pro senza dover inserire password. In alternativa si può usare la Webcam con Windows Hello.

La connettività, che di solito sui modelli ultrasottili richiede qualche compromesso, soddisfa grazie alla presenza di due connettori USB 3.0 e uno USB di Tipo C, oltre all’uscita video HDMI e alle prese jack per l’alimentazione e per le cuffie audio. La qualità dei suoni in cuffia è migliore di quella degli altoparlanti integrati, che è giusto accettabile per l’uso professionale.

Il calore prodotto dai componenti interni viene espulso tramite tre griglie nella parte inferiore della base: è consigliabile non ostruirle tenendo il portatile appoggiato sulle gambe, soprattutto in estate. Le ventole per la circolazione dell’aria sono silenziose e sortiscono l’effetto desiderato, visto che la tastiera è abbastanza fresca.

Lo schermo è un pannello IPS FHD da 14 pollici con supporto touch, che visualizza immagini nitide anche riducendo al minimo la luminosità per prolungare l’autonomia. La cornice superiore ha uno spessore maggiore per dare spazio alla webcam. Quest’ultima effettua riprese di qualità piuttosto bassa, sufficiente per videochiamate senza alcuna pretesa di mostrare contenuti, se non la vostra immagine. Le cornici laterali hanno uno spessore di 9,2 mm.

Prestazioni e autonomia

Nella quotidianità, usando più applicazioni contemporaneamente, non abbiamo notato rallentamenti. Con il nostro uso tipico apriamo un browser con diverse schede, Excel, Word, Photoshop e programmi di comunicazione di gruppo. Lavorando sia con i testi che con le immagini non abbiamo avuto problemi. I benchmark di riferimento hanno fatto registrare prestazioni in linea con i prodotti della stessa categoria e di pari dotazione.

L’autonomia è un aspetto importante nell’acquisto di un notebook per lavorare in viaggio. Il dato ufficiale dichiarato è di massimo di 10 ore, noi siamo riusciti a lavorare lontano dalla presa di corrente per 7 ore circa. Molto dipende dalla quantità e dal tipo di applicazioni aperte, dalla lunghezza delle pause che si fanno (lasciando andare il sistema in stand-by) e dalle impostazioni di risparmio energetico.