Il 9 maggio 1978 veniva ucciso a Cinisi il giovane giornalista e militante di Democrazia Proletaria. Un omicido di mafia: Peppino aveva scelto, pur abitando a cento passi dal boss Tano Badalamenti, di alzare la voce contro la criminalità organizzata scontrandosi con il padre in primis. Nel giorno dell'anniversario dall'omicidio ecco cinque volumi per conoscere meglio la sua storia
La voce di Impastato
Editore Nuova Dimensione. Di Ivan Vadori
Un’inchiesta giornalistica dipana i fili del rapporto tra Stato e mafia partendo dall’attivismo di Peppino Impastato per arrivare a Mafia Capitale e alle mafie del nord. Si ricostruiscono i fatti grazie alle testimonianze di chi la mafia la combatte in casa propria, nel proprio lavoro, nelle aule dei tribunali o sulle pagine stampate. Da don Ciotti a Gian Carlo Caselli, da Franca Imbergamo a Giovanni Impastato, da Lirio Abbate a Carlo Lucarelli: un inserto fotografico d’autore arricchisce il lavoro mostrando i volti di chi lotta, senza paura e con determinazione.