Inizialmente il trattato contava sull'impegno dei 4 grandi inquinanti: Europa, Cina, India e Stati Uniti, che potrebbero annunciare di non rinnovare gli impegni presi. Fra questi, il contenimento delle emissioni, il controllo periodico dei risultati e il sostegno ai Paesi poveri
Tutti i Paesi hanno comunicato i propri impegni a livello nazionale, e hanno acconsentito a revisioni migliorative a cadenze regolari, precisamente ogni cinque anni. Due punti fondamentali dell’accordo sono la trasparenza delle politiche di ciascun Paese e la flessibilità, per fare in modo che ognuno possa contribuire nei tempi e nei modi consentiti alle proprie capacità. La prima revisione è prevista per il quinquennio 2018 – 2023: secondo alcuni troppo in là nel tempo, con i ritmi attuali di inquinamento