Capitoli

  1. Il disastro di Viareggio e le altre stragi di nessuno. “Lo Stato ci ignora, le tv spariscono: combattiamo noi per tutti”
  2. Pagina 1
  3. Pagina 2
  4. Pagina 3
  5. Pagina 4
  6. Pagina 5
  7. Pagina 6
  8. Pagina 7
Cronaca

Il disastro di Viareggio e le altre stragi di nessuno. “Lo Stato ci ignora, le tv spariscono: combattiamo noi per tutti” - 2/8

Oggi la sentenza per l’incidente ferroviario del 2009 in Versilia: "Ma il governo non è parte civile e la stampa è comparsa". A portare il peso della richiesta di verità i soli familiari. Come per tanti altri casi: da Ustica alla Terra dei Fuochi fino al terremoto dell'Aquila. Ilfatto.it ha raccolto il racconto dei parenti delle vittime, gli unici a battersi per chiedere giustizia e, di conseguenza, rinnovare almeno un po' il senso civico

Il padre di San Giuliano di Puglia: “Resti tu e il tuo dolore”

“Dopo due mesi sotto i riflettori, finisce tutto. Resti tu, il tuo dolore e gli italiani che hanno vissuto una storia simile” racconta Antonio Morelli. Il 31 ottobre 2002, a San Giuliano di Puglia, Antonio scavò a lungo a mani nude tra le macerie della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, in Molise, fino a trovare le scarpine della figlia Morena, 6 anni, sepolta con 26 compagni di scuola di scuola e la maestra.

Oggi, anche dopo le condanne, quel papà è ancora pieno di rancore. “Devi lottare per ottenere giustizia, sudare – dice – Non è un Paese di diritto, ma un Paese di arroganti. Funziona così, ormai è
scientifico, lo Stato ha la coscienza sporca quando succedono tragedie già annunciate. Sono passati 15 anni ma non l’ho digerita”.