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  1. Giorno della Memoria, Auschwitz raccontata dai 18enni: “Quei muri sono come quelli che si vogliono alzare oggi”
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Cronaca

Giorno della Memoria, Auschwitz raccontata dai 18enni: “Quei muri sono come quelli che si vogliono alzare oggi” - 2/7

Gli "inviati" nel campo di concentramento per ilfatto.it per una volta sono Alberto, Tiziano, Biase, Irene, Elisa, Mario: "Allora milioni di persone non hanno fatto nulla per fermare l'orrore. Oggi succede lo stesso quando sentiamo ogni giorno dei migranti che muoiono nel Mediterraneo: ancora una volta uomini e donne sono solo numeri"

di Alberto Marini
18 anni, liceo Plinio il Giovane, Città di Castello (Perugia)

Guardando il muro dell’ex ghetto di Podgorze ho visto le mura che si vogliono costruire in Europa e in America. Oggi si vogliono alzare per attirare il consenso dell’elettorato ma continuano a rappresentare una chiusura. In una società alla ricerca della globalizzazione dovremmo costruire ponti non muri. L’attualità ci rimanda ad Auschwitz ogni volta che vediamo le terribili atrocità che avvengono nella storia a partire dal terrorismo alla violenza contro le donne. La violenza contro le persone non è scomparsa. Questo luogo è l’espressione della massima cattiveria umana che fa parte della nostra storia: dietro le cifre che sono state trasmesse degli ebrei, dei rom, dei prigionieri politici uccisi c’erano uomini e donne. Stiamo parlando di ciò che è avvenuto settant’anni fa, non nella preistoria.