Dai veicoli che dialogano tra di loro e con le infrastrutture fino alla rivoluzione del commuting urbano, passando per la ricarica in marcia delle auto a batteria sempre più numerose nelle città, che limiteranno l'accesso ai mezzi con motori tradizionali. Vi proponiamo una road map verso le self driving car
Guidare verso la città, non dentro essa. Le economie delle grandi città dipendono dal cosiddetto Park-n-Ride (parcheggio di interscambio), dove una vasta forza-lavoro che abita la periferia si sposta in auto verso la stazione ferroviaria per poi proseguire raggiungendo il centro città: organizzazione perfetta per la realtà lavorativa di tutti i giorni, ma certo tutt’altro che l’ideale per brevi gite o spostamenti al di fuori degli orari di picco, quando i treni sono pochi e poco frequenti. Così, alcune città stanno ripensando questi spostamenti, ridisegnando i grandi parcheggi con l’idea di farne molto di più: centri di smistamento dinamici dove si arriva con la propria auto per poi proseguire immediatamente su minibus collettivi (carpooling) su richiesta, via applicazione smartphone, verso ulteriori trasporti urbani come stazioni tram, stazioni di biciclette in affitto od altro ancora.