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Politica

Virginia Raggi, i primi 6 mesi col fiatone: un rimpasto senza fine tra addii, mini-interventi e conti che ancora non tornano - 5/6

Il bilancio del nuovo Campidoglio a guida Cinque Stelle. Il principale impegno della sindaca è stato quello di sostituire le pedine cadute nel corso dei mesi. Poi lo stallo su bilancio e partecipate, i piccoli interventi su mobilità e rifiuti. Così tra gli aspetti positivi restano solo il no alle Olimpiadi e la mano tesa ai dipendenti, ai sindacati e agli ambulanti

Mobilità e rifiuti: piccoli interventi, grandi problemi
Gli altri due grandi temi sono mobilità e rifiuti: ovvero Atac e Ama. La commissione Mobilità presieduta dal consigliere Enrico Stefano sta facendo un gran lavoro in materia di corsie preferenziali, lotta alla sosta selvaggia, implementazione di alcune linee (come il nuovo “51 express”); sono arrivati anche 150 nuovi bus (acquistati però con fondi recuperati da Marino). Ma manca una visione complessiva, come dimostrano gli annunci in ordine sparso sulla Metro C (dalla bizzarra ipotesi di deviazione a Corviale a quella di fermarsi al Colosseo). Discorso simile per i rifiuti: le camionette dell’Ama viaggiano con maggior frequenza, sono state avviate sperimentazioni nella raccolta differenziata (ma solo per le utenze non domestiche). Ancora non c’è, però, una soluzione vera sugli impianti che servono per chiudere il ciclo di rifiuti della Capitale; adesso le speranze sono riposte nella nuova assessora Pinuccia Montanari, molto vicina Beppe Grillo, che ha già lavorato bene in passato a Reggio Emilia per Graziano Delrio.