Capitoli

  1. Auto elettriche, non ci sono solo quelle nuove. Anche le vecchie si possono riconvertire
  2. I requisiti dei produttori e l'omologazione
  3. Quali auto possono essere riconvertite e con quali costi
  4. L'azienda italiana
  5. Un modo per favorire la diffusione delle auto a batteria
Quanto mi costi!

Un modo per favorire la diffusione delle auto a batteria - 5/5

Grazie al cosiddetto "decreto retrofit" è possibile trasformare la propria vettura da endotermica a elettrica senza doverla ri-omologare, proprio come per Gpl e metano. L'operazione è possibile per mezzi prodotti dal 2004 in poi, e i costi sono meno di un terzo rispetto all'acquisto di un'auto a batteria

Parlando di incentivi e infrastrutture, in questi primi anni di timida diffusione delle auto a batteria ci si è trovati di fronte a un muro. Sono mancati e mancano entrambi, ma perché sostanzialmente non c’è una quantità di veicoli elettrici in circolazione tale da giustificarli. Un cane che si morde la coda, insomma. “Con il decreto retrofit“, spiega l’onorevole Ivan Catalano, membro della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, “abbiamo deciso di affrontare il problema della trasformazione dei veicoli elettrici così come era già stato per GPL e metano, cercando una soluzione di transizione che consentisse di avere un nutrito parco circolante nel giro di pochi anni, ed arrivare rapidamente a un numero di veicoli sufficienti per giustificare lo sviluppo e la diffusione dell’infrastruttura di ricarica”.