Cinema

Snowden, traditore o eroe? Il premio Oscar Oliver Stone racconta l’uomo che svelò il Datagate

Snowden racconta in modo inedito la storia dell'ex tecnico della Cia analizzando le motivazioni che hanno trasformato un giovane uomo ansioso di servire il suo Paese in uno storico delatore e ponendo domande provocatorie riguardo a quali libertà saremmo risposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci. Il trailer in esclusiva per il Fatto.it

Due anni fa l’annuncio che il regista di Platoon, JFK, World Trade Center si sarebbe cimentato con lo scandalo più sconvolgente degli ultimi anni: quello ha visto protagonista Edward Snowden, ex tecnico della Cia che svelò come milioni di americani e non solo venissero spiati dalla National Security Agency. L’ex militare, poco più che trentenne, è considerato il responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani, il cosiddetto Datagate. Per gli Usa è un nemico pubblico, per altri è un eroe tanto che risultava nella lista dei candidati al premio Nobel per la Pace anche questo. Ecco che in sala dal 1 dicembre arriva Snowden con la “lettura” del regista tre volte premio Oscar. Il fattoquotidiano.it vi presenta in esclusiva il trailer.

Nel 2013 Snowden (Joseph Gordon-Levitt) lascia con discrezione il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald (Zachary Quinto) e Ewen MacAskill (Tom Wilkinson), e la regista Laura Poitras (Melissa Leo), allo scopo di rivelare i giganteschi programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti. Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima segretezza, Ed ha scoperto che una montagna virtuale di dati viene registrata tracciando ogni forma di comunicazione digitale, non solo relativa a governi stranieri (almeno 35 i capi Stato intercettati tra cui Angela Merkel) e a potenziali gruppi di terroristi, ma anche a quella di normali cittadini americani.

Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo dell’intelligence, Snowden – che a proposito della scandalo Yahoo ha invitato tutti a chiudere gli account – raccoglie meticolosamente centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay Mills (Shailene Woodley), il giovane trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui crede. Nel suo profilo Twitter, aperto solo di recente, scrive: “Lavoravo per il governo, ora lavoro per la gente”. E proprio il film, alla maniera di Oliver Stone, racconta le motivazioni che hanno trasformato un giovane uomo di talento che voleva servire il suo paese in uno storico delatore. Ponendo domande rovocatorie riguardo a quali libertà saremmo risposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci. Tema più che mai attuale nel 2016 funestato da ormai innumerevoli attentati terroristici.