Capitoli

  1. Spending review, Perotti: “Dietro il flop pigrizia e superficialità. Così si alimenta la corruzione e non si riducono le tasse”
  2. "Per tagliare le tasse e aiutare le fasce deboli bisogna ridurre la spesa. Ora"
  3. Salta l'articolo che impedisce di aggirare il tetto. Il dirigente del Tesoro esulta
  4. Ai giudici costituzionali il doppio che ai colleghi Usa. "Colpa del costo della vita"
  5. I compensi dei consiglieri: tagliati da Monti, in 9 Regioni sono saliti
  6. Il muro di gomma dei vitalizi. Che si potrebbero tagliare di un terzo
  7. "Nella guerra contro il cinismo la classe dirigente non faccia come Cadorna"
Economia

"Nella guerra contro il cinismo la classe dirigente non faccia come Cadorna" - 7/7

Nel suo libro Status quo l'ex consigliere di Palazzo Chigi racconta il fallimento del governo nel ridurre davvero la spesa pubblica e eliminare privilegi. Dalla cancellazione "per sospetta incostituzionalità" di una norma che avrebbe irrobustito i paletti agli stipendi dei manager pubblici fino ai compensi dei consiglieri regionali, che salgono nonostante il tetto. Le partecipate? "Nella riforma nessuno spunto pratico per ridurle". Risultato: poche risorse per le fasce più deboli, fiducia dei cittadini nello Stato a picco

A conferma del fatto che il taglio della spesa non è solo questione di conti, poi, Perotti fa notare che “è condizione necessaria per smantellare il sottobosco in cui si nutre la commistione tra politica ed economia che ammorba e soffoca la nostra società” alimentando “appetiti, scambi di favori, affarismi e pura e semplice corruzione” e “avrebbe un alto valore simbolico” perché “i compensi scandalosi di politici, ex politici e alcuni dirigenti pubblici generano cinismo, distacco e risentimento nei cittadini”. E proprio il cinismo che allontana i cittadini dalla cosa pubblica è secondo Perotti – insieme alla disoccupazione giovanile – uno dei due nemici peggiori contro cui “l’Italia è in guerra“. Per questo “la classe dirigente deve fare un passo indietro, altrimenti diventa come il generale Cadorna che nella Prima guerra mondiale mandava i soldati al macello dalla sua villa di Udine”.

La cura possibile? “Chinare la testa e lavorare”, guardare i dati, confrontarli con quelli degli altri paesi. “Ricevo quasi giornalmente inviti a convegni del tipo “Il futuro dell’Europa”, “Il capitalismo nel Terzo millennio”, “Liberismo e statalismo nel Ventunesimo secolo”, “Il welfare state: problemi e prospettive”, la gran parte indetta da organismi pubblici o semipubblici”, chiosa Perotti. “Nel pieno del tentativo di revisione della spesa, mentre lavoravo con numeri, capitoli di bilancio, articoli e commi di legge, spesso tra i partecipanti annunciati di questi convegni c’erano ministri e capi di gabinetto, che pensavo avrebbero potuto impiegare il proprio tempo in un modo molto più utile per il paese”.