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  1. Elezioni Roma. Scioperi, disagi e perdite: caos trasporti. ‘Ad Atac destinati in 5 anni più fondi pubblici che ad Alitalia in 10’
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Elezioni Amministrative 2016

Elezioni Roma. Scioperi, disagi e perdite: caos trasporti. ‘Ad Atac destinati in 5 anni più fondi pubblici che ad Alitalia in 10’ - 4/10

La mobilità è il primo problema che il nuovo sindaco dovrà affrontare. Tra raffiche di agitazioni, mezzi vecchi che restano in deposito e i buchi di bilancio la situazione è critica. L'azienda: "Al giugno 2013 avevamo 470 milioni di crediti verso il Comune e 640 milioni verso la Regione". Negli anni però è cresciuto il numero dei dirigenti ed è diminuita l'efficienza: "Costi di produzione dei bus aumentati di 1/3 in 15 anni", spiega Andrea Giuricin, docente di mobility management alla Bicocca

 

Marino chiede agli autisti di lavorare di più: 20 giorni di caos
Cosa aveva scatenato l’ira estiva delle sigle sindacali? Il Campidoglio aveva chiesto agli autisti Atac di timbrare il cartellino e allineare gli orari di lavoro a quelli delle altre città italiane in cui i macchinisti lavorano fino a 350 ore annue in più: poche le 32 ore a settimana di guida per gli autisti di bus capitolini contro le 36 di Milano, dove peraltro i conducenti della metro nel 2014 hanno guidato per 1.200 ore contro le 750 dei colleghi romani. L’amministrazione chiedeva, inoltre, che i bonus venissero agganciati al rendimento e alla produttività. I conducenti avevano risposto con luna guerra a colpi di sciopero cosiddetto “regolamentare“: segnalavano ogni tipo di guasto, reale o meno, su bus e treni per non entrare in servizio. Solo in metropolitana, dal 1 luglio i treni rimandati nei depositi erano aumentati del 200% rispetto a giugno e si era registrato un + 300% rispetto alle prime tre settimane di luglio 2014. Risultato: oltre 20 giorni di agitazioni selvagge che mettevano in ginocchio la Capitale, aumentavano l’acredine dei romani nei confronti di Marino, che rispondeva azzerando il cda e facendo dimettere l’assessore ai Trasporti, il renziano Guido Improta. E segnando, così, l’inizio della propria fine.