Capitoli

  1. Renzi, un anno di leggi salva-evasori. Così si alza la soglia di “illegalità consentita”. A caccia di nuovi voti per il Pd
  2. L'ABUSO DEL DIRITTO NON È REATO: SALVI MANAGER EMMELUNGA E SISAL
  3. GRAZIE A SOGLIE DI PUNIBILITÀ PIÙ ALTE SALVI ILVA E LAURENTI
  4. TRA DIVIDENDI POLITICI E SPINTA AL PIL
  5. VANNUCCI (AVVISO PUBBLICO): "LIBERI TUTTI PER CREARE CONSENSO"
Lobby

VANNUCCI (AVVISO PUBBLICO): "LIBERI TUTTI PER CREARE CONSENSO" - 5/5

"Il fatto non è più previsto come reato". Così nel 2015 sono usciti indenni dai processi manager e imprenditori, come l'ex patron di Emmelunga, l'ex ad di Sisal, l'ex consigliere delegato di Ilva... E persino lo showman Luca Laurenti. Grazie a una serie di provvedimenti del governo che depenalizzano l'abuso del diritto, alzano le soglie di punibilità e ampliano la zona grigia delle irregolarità consentite. "Meglio incassare subito le sanzioni", argomenta il presidente del consiglio. "Una mano tesa ai potenziali nuovi elettori", replicano i critici. Tra cui Economist e Financial Times

Secondo Renzi tutto si risolve con la digitalizzazione: ormai, ha detto il premier il 21 novembre, “con un clic guardi chi sono (gli evasori ndr), gli mandi una mail: ‘Ti sei dimenticato di pagare le tasse’. Per il disturbo, al momento, paghi una multa“. “Dell’incrocio delle banche dati si parla da almeno 15 anni, ma la realtà è che non si è mai investito per uniformarle e farle dialogare”, gela l’entusiasmo Alberto Vannucci, docente di Scienza politica all’università di Pisa, presidente di Libertà e giustizia e membro del Comitato consultivo dell’associazione Avviso Pubblico. Che legge le riforme apportate dal governo alla disciplina dei reati fiscali e l’aumento della soglia del contante come “un pericoloso segnale di liberi tutti“.

“Si alzano soglie di “illegalità consentita”: messaggi in codice per i commercialisti e i diretti beneficiari”

“In modo coerente si sono introdotte norme che apparentemente semplificano il quadro normativo e inaspriscono le pene – penso al nuovo falso in bilancio, punito con il carcere fino a 8 anni – ma se le esamini nel dettaglio in realtà alzano le soglie di “illegalità consentita“. Sono messaggi sottili, che capiscono solo i commercialisti e i diretti beneficiari: per esempio nell’articolo sulla dichiarazione infedele è bastato sostituire “elementi passivi fittizi” con “elementi passivi inesistenti” per far salvo chi indica di aver sostenuto costi esistenti ma che la disciplina non permetterebbe di dedurre”. Cavilli a cui si aggiungono “meccanismi premiali per cui non è più punibile il contribuente che, già imputato, accetta di pagare debiti con il fisco e sanzioni. Così di fatto l’evasione diventa una scelta razionale“. L’obiettivo finale? “Non è risolvere il problema del sommerso, ma creare un bacino di consensi presso certe categorie”. Una valutazione non lontana da quella dell’Economist, secondo cui “un governo coraggioso proverebbe a risolvere il problema (dell’eccessiva pressione fiscale, ndr) abbassando le aliquote, migliorando i controlli e ampliando la base fiscale. Invece, rendendo più facile imbrogliare, Renzi farà sì che il peso dello Stato ricada sulle spalle di meno italiani”.