
Decessi in Campania e Lazio. In Italia 89 casi confermati secondo l'Iss. Domani Schillaci riferirà al Senato
Sono adesso tredici le vittime in Italia nel 2025 del West Nile, il virus trasmesso tramite le punture di zanzare infette. Un bilancio aumentato a causa delle tre vittime registrate nella sola giornata di oggi (4 agosto): due nel Casertano e uno nel Lazio.
All’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è morto un uomo di 77 anni positivo al virus, la quinta vittima nel Lazio. L’uomo era ricoverato in condizioni gravi dal 17 luglio e soffriva di patologie croniche pregresse. Altri due uomini sono morti nelle ultime ore nel Casertano (sette le vittime in totale del virus in provincia): si tratta di un 79enne di Teverola, deceduto all’ospedale di Frattamaggiore dopo essere passato per quello di Aversa, e di un 71enne di Casal di Principe morto in sala rianimazione ad Aversa. Entrambi avrebbero contatto il virus sul litorale domitio, nell’area del comune di Mondragone, dove si è registrato un alto numero di casi, che coinvolge le limitrofe zone di Baia Domizia e Cellole. L’Asl di Caserta intensificherà le disinfestazioni mirate.
Le zone più colpite restano pertanto il Lazio e la Campania dove l’allerta resta dunque alta e dove sono state adottate tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, a partire dalle disinfestazioni delle aree interessate. La situazione, però, non viene definita dagli esperti come allarmante: il tasso di mortalità del virus è molto basso, pari ad uno a mille, e il rischio maggiore riguarda i soggetti più fragili, con patologie o immunodepressi.
La Regione Lazio si è comunque mossa per contrastare il contagio: il governatore Francesco Rocca ha annunciato uno stanziamento di un milione di euro per le disinfestazioni nei Comuni che non abbiano già provveduto. “Niente allarmismi, come ho già detto non è il Covid”, ha comunque sottolineato il presidente della Regione. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, sono 89 i casi confermati di infezione da West Nile. Questi numeri sono però di giovedì 31 luglio e probabilmente i dati sono già cambiati. Domani, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, riferirà sulla diffusione del virus in Italia davanti alla commissione Affari sociali del Senato. A chiedere un’informativa al ministro era stato il gruppo del Pd pochi giorni fa durante la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.