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Chi è Manfredi Catella, il “re del mattone di Milano”: la sua Coima dietro Porta Nuova e il villaggio olimpico

Il costruttore è tra i nomi di spicco del nuovo filone dell’inchiesta sull'urbanistica in città

Con il progetto di riqualificazione di Porta Nuova ha cambiato lo skyline di Milano. L’intervento di rigenerazione urbana, poi rilevato dal fondo sovrano del Qatar, è tra i maggiori in Europa con cantieri da 2 miliardi euro e 350mila metri quadri di nuove strutture, tra grattacieli e residenze. Il costruttore Manfredi Catella, noto come il ‘re del mattone di Milano’, è tra i nomi di spicco del nuovo filone dell’inchiesta sull’urbanistica in città. Per lui la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari, stessa misura cautelare proposta per l’assessore comunale Giancarlo Tancredi, e tra gli indagati figura anche l’archistar Stefano Boeri.

Livornese, classe 1968, Catella è fondatore, azionista di maggioranza e ad di Coima, che fra i vari progetti ha trasformato il quartiere Isola-Porta Nuova con il Bosco Verticale e la Biblioteca degli Alberi, gestisce la riqualificazione dell’ex Pirellino e la realizzazione del villaggio olimpico a Scalo Romana per i giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.

Laureato in Economia all’Università Cattolica, con un master in Pianificazione Territoriale e Real Estate al Politecnico di Torino, Catella è stato responsabile per le attività di Hines in Italia e ha avuto esperienze in JP Morgan a Milano, Caisse Centrale des Banques Populaires a Parigi, Heitman a Chicago e Hsbc a Parigi. Presidente della Fondazione Riccardo Catella, membro dell’Advisory Board dell’Università Bocconi e di Assolombarda

L’assessore Giancarlo Tancredi è l’altro nome di rilievo dell’indagine. Laureato in architettura e già dipendente del Comune di Milano nella sua carriera – si legge sul sito di Palazzo Marino – si è occupato di progettazione e pianificazione urbana, in particolare sui progetti urbanistici complessi più importanti della città, tra i quali l’area ‘Porta Nuovà, il Portello, City Life. Expo 2015 e Mind, la Darsena, gli scali ferroviari dismessi, Santa Giulia e l’area dello Stadio.