
Un esposto di un politico sorrentino fece emergere i collegamenti tra Giuseppe Razzano, assistente dell'europarlamentare dem, e il fiduciario del sindaco, "Lello il Sensitivo"
È nata dagli appalti assegnati a Giuseppe Razzano, assistente parlamentare e collaboratore della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd), l’inchiesta che sta terremotando Sorrento dopo l’arresto in flagranza di reato del sindaco Massimo Coppola.
Ilfattoquotidiano.it ha ricostruito la genesi delle indagini: tutto è partito da un esposto all’anticorruzione comunale del 13 ottobre 2022, firmato da un politico sorrentino all’epoca in maggioranza. Metteva nel mirino sei tra gare e affidamenti del Comune di Sorrento, tra cui quello per la promozione del Brand Sorrento aggiudicata alla società di promozione “Comunicando” di Razzano. Quel nucleo di appalti, tra cui l’affidamento diretto per il progetto Servizi Demografici, la fornitura di panchine smart, le attività di comunicazione risorsa mare, la promozione della Notte Bianca, avevano un comune denominatore: i collegamenti tra Razzano e “Lello Il Sensitivo“, il soprannome di Raffaele Guida, amico di vecchia data di Coppola e secondo la Procura di Torre Annunziata – guidata da Nunzio Fragliasso – fiduciario dei rapporti corruttivi tra il sindaco e la rete di imprenditori disposti a pagare tangenti per lavorare a Sorrento.
Su quell’esposto fu sentito il dirigente legale dell’Ente, Donatangelo Cancelmo. L’avvocato confermò i rapporti e le frequentazioni tra Guida, Coppola e altri imprenditori, tra cui Razzano. Gli investigatori quindi hanno proceduto all’acquisizione dei verbali dell’anticorruzione, a firma del segretario generale Candida Morgera, che evidenziavano anomalie nelle procedure.
Da qui si arriverà alla cronaca di questi giorni. E al decreto di perquisizione del pm Giuliano Schioppi per i 22 indagati del ‘Sistema Sorrento’, in cui si legge che rispetto agli affidamenti e alle gare sospette “emergevano nominativi ricorrenti, quali gli indagati Razzano e Guida che, attraverso partecipazioni societarie anche in altre persone giuridiche, e per interposta persona, erano risultati, direttamente o indirettamente, aggiudicatari”.
L’imprenditore della comunicazione, originario di Maddaloni, ora è assistente locale dell’europarlamentare dem Picierno (ovviamente estranea alle indagini). Nel 2019 ne era il capo della segreteria politica a Bruxelles. Una quindicina di anni fa è stato responsabile nazionale comunicazione dei Giovani Democratici.