Economia

Nervosismo alla Casa Bianca dopo i dazi. Il segretario al Tesoro Bessent valuta la “fuga”. Trump: “Resistete”

Il segretario al Tesoro americano (il nostro ministro dell’Economia, ndr), Scott Bessent, potrebbe dimettersi dopo l’annuncio dei dazi da parte di Donald Trump. Lo ha detto, durante un’apparizione al Morning Joe dell’emittente statunitense Msnbc, la conduttrice Stephanie Ruhle. Bessent, ha affermato, “sta cercando una via di fuga per provare ad arrivare alla Federal Reserve, perché negli ultimi giorni si sta davvero danneggiando la sua credibilità e la sua storia sui mercati”.

Giovedì Bessent aveva invitato i paesi colpiti dai dazi a non reagire. “State calmi, vediamo come va. Perché se reagirete, ci sarà un’escalation”, aveva avvertito. Bessent ha preso comunque parte alle consultazioni che hanno portato al varo delle misure protezionistiche. Il cui più strenuo difensore è però Howard Lutnick, segretario al Commercio. Non è un segreto che l’entourage presidenziale non sia monolitico nel supporto a queste misure e che proprio Lutnick potrebbe diventare un capro espiatorio qualora i dazi si rivelassero un boomerang. Al di là della reazione delle borse, pare però davvero presto per valutarne gli effetti.

Il senatore repubblicano Ted Cruz, convinto sostenitore del presidente Donald Trump, ha lanciato l’allarme sulla decisione dell’amministrazione di aumentare i dazi, affermando che rappresenta un “enorme rischio” per l’economia statunitense e rende i repubblicani vulnerabili a un “bagno di sangue” nelle elezioni di medio termine del prossimo anno.

Donald Trump difende però i provvedimenti adottati, sostenendo sul suo social Truth che la sua “rivoluzione economica” darà risultati storici per gli americani. “Vinceremo. Resistete, non sarà facile, ma il risultato finale sarà storico”, ha scritto Trump, assicurando he le sue politiche economiche stanno “riportando posti di lavoro e aziende come mai prima”.