Economia

Dazi reciproci Usa in arrivo, Borse europee tutte in calo. L’effetto incertezza fa volare l’oro

Si temono gli effetti della guerra commerciale sulla crescita. Anche i listini asiatici hanno registrato perdite. Il metallo prezioso supera i 3.100 dollari l'oncia

Borse europee tutte in calo nella prima seduta della settimana che vedrà Donald Trump ufficializzare i dazi reciproci nei confronti di tutti i partner commerciali. Il presidente Usa ha battezzato mercoledì prossimo, 2 aprile, “giorno della liberazione” di Washington da quelle che giudica ingiuste penalizzazioni imposte dagli altri Paesi nei confronti delle aziende statunitensi che vendono all’estero: tariffe, regolamentazioni, addirittura l‘Iva. Ma i dazi avranno pesanti conseguenze sulla crescita economica e sull’inflazione. Di qui l’impatto sui mercati, che a metà giornata hanno aggravato le perdite.

A Milano l’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,77% appesantito dalle vendite su Prysmian, Buzzi e sulle banche. Particolarmente penalizzate Mps, Bper e Banco Bpm. Scivola anche Stellantis, che paga le tariffe del 25% imposte dal presidente Usa sulle importazioni di auto oltreoceano. Gli investitori si sono rifugiati nelle utility, con Italgas, Terna e Snam in testa ai rialzi. Francoforte è arretrata dell’1,3% come Madrid, Parigi dell’1,6%, Amsterdam dell’1%.

L’Asia nella notte italiana aveva registrato a sua volta forti perdite: -4% per Tokyo, -1,1% per Hong Kong l’1,1%. A New York l’indice Stoxx 600 scende dell’1,5%, dopo l’avvio in calo di Wall Street. Tesla è arrivata a perdere il 6%, frutto anche dei timori che il ruolo di Elon Musk nell’amministrazione Trump finisca per scoraggiare gli acquisti invece che andare a vantaggio dell’azienda.

L’incertezza sui possibili sviluppi della guerra commerciale spinge gli investitori verso beni sicuri come l’oro, che ha ritoccato i massimi storici: il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) è scambiato a 3.115,10 dollari l’oncia con un aumento dello 0,97% (+29,98 dollari) mentre l’oro con consegna a giugno (Comex) passa di mano a 3.146,20 dollari con un avanzamento dell’1,02%.

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha però sostenuto che i dazi Usa possono però essere “l’inizio di un cammino verso l’indipendenza” dell’Europa. “Siamo in un momento esistenziale per l’Europa, ritengo che sia un momento in cui dobbiamo decidere insieme di prendere meglio in mano il nostro destino e penso che sia un passo verso l’indipendenza”, ha detto in un’intervista a France Inter, invitando ad “avviare insieme questo cammino verso l’indipendenza, sia sul piano della difesa, dell’autonomia energetica che su quello finanziario e digitale”.

Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nella relazione sul bilancio 2024, ha sottolineato che “l’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. E “l’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.