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14 stati Usa fanno causa a Musk per il suo potere: “Delega illegale del potere esecutivo”

La causa sottolinea come l'attribuzione di poteri senza controllo a un individuo non eletto contrasti con il sistema costituzionale del paese.

Quattordici procuratori generali di stati democratici hanno intentato una causa contro Elon Musk e Donald Trump, contestando il potere affidato a Musk per la sua iniziativa di riduzione dei costi, conosciuta come il Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE). La causa è stata presentata lo stesso giorno in cui Musk e il suo team sono stati citati in giudizio da un gruppo di dipendenti pubblici, rappresentati dal State Democracy Defenders Fund, un ente no-profit di sorveglianza. Quest’ultimo ha sostenuto che le azioni di Musk – che vanno dalla ristrutturazione delle agenzie governative all’accesso a dati sensibili – vanno oltre le sue competenze legali. Nonostante il DOGE non sia un dipartimento ufficiale, ma un’entità ospitata nell’ufficio esecutivo della Casa Bianca, ha affrontato diverse sfide legali a causa dei suoi tentativi di riformare le agenzie federali e ridurre la spesa pubblica. Secondo il New York Times, dal suo insediamento, il team di Musk ha avuto un impatto su almeno 19 agenzie federali.

I procuratori generali coinvolti nella causa, provenienti da stati come New Mexico, Arizona, Michigan, California e altri, accusano Trump di aver violato la Costituzione, in particolare la clausola di nomina, concedendo a Musk poteri vastissimi. “Musk ha trasformato una posizione marginale in una posizione senza limiti e controlli”, si legge nella denuncia, depositata presso la Corte distrettuale federale del distretto di Columbia. La causa prosegue, sottolineando come l’attribuzione di poteri senza controllo a un individuo non eletto contrasti con il sistema costituzionale del paese.

Oltre a sollevare preoccupazioni costituzionali, gli stati accusano Musk di danneggiare i residenti, mettendo a rischio miliardi di dollari di finanziamenti federali destinati a servizi essenziali come l’istruzione, la sanità e l’applicazione della legge. In particolare, viene evidenziato come la proposta di smantellare il Consumer Financial Protection Bureau possa costringere gli stati a dover impiegare risorse aggiuntive per proteggere i propri cittadini. Parallelamente, il State Democracy Defenders Fund, che ha presentato una causa separata, sostiene che Musk stia esercitando “un’incredibile quantità di potere” e che le sue azioni violino la Costituzione. In questa causa, i querelanti chiedono che Musk e il suo team interrompano le loro attività fino a quando non sarà conferito un mandato formale e appropriato al dirigente.

Negli ultimi giorni, le azioni di Musk sono diventate sempre più dure. Il suo team ha contribuito alla chiusura dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, annunciato tagli per oltre 900 milioni di dollari al Dipartimento dell’istruzione e acquisito l’accesso ai sistemi di pagamento del Dipartimento del Tesoro. La controversia su quest’ultimo accesso ha portato a una causa separata, con un giudice federale che sabato ha imposto un limite temporaneo a tale operazione.