Televisione

A Belve in Fedez non ho visto ipocrisia. Quel che dispiace riguarda la coppia

La lunga intervista che Francesca Fagnani ha fatto a Fedez nel corso dell’ultima puntata di “Belve” è stata seguita da moltissimi spettatori che senza dubbio non vedevano l’ora di ascoltare le considerazioni del rapper sulla fine del matrimonio tra lui e una delle più famose influencer al mondo, Chiara Ferragni. Sicuramente Fedez non si è risparmiato nel raccontare molta parte della sua vita e si è dimostrato assolutamente sincero quando ha confessato il periodo difficile della sua adolescenza trascorsa in una zona periferica di Milano tra bande di bulli e delinquenti in erba, esperienze difficili come l’abbandono scolastico e l’uso di stupefacenti sfociato in una vera e propria dipendenza che gli ha provocato conseguenze dolorose come la depressione.

Per fortuna la famiglia di umili origini gli è sempre rimasta accanto e oggi il rapper si sente di dire che quello è stato solo un periodo circoscritto della durata di un anno sebbene la sindrome depressiva ogni tanto possa tornare a farsi sentire come ben sanno tutte le persone che ne hanno sofferto.

La spontaneità e la mancanza di ipocrisia – a mio avviso – hanno decisamente caratterizzato tutto il corso della lunga confessione di Fedez anche quando ha ammesso di essere una persona estremamente permalosa che male tollera le critiche e spesso agisce in preda all’impulsività causando situazioni delle quali poi si pente. Un punto in particolare sul quale è difficile dargli torto sono le ricostruzioni arbitrarie di certa stampa che gli ha attribuito orientamenti sessuali diversi a seconda di quello che poteva essere il particolare più piccante e goloso da dare in pasto agli appassionati di gossip.

Perché se è vero che gli ormai ex Ferragnez hanno basato la loro intera esistenza sulla condivisione via social di ogni singolo momento della loro vita, è anche legittimo e comprensibile sottolineare la bizzarria di chi lo definiva gay quando era sposato per poi definirlo donnaiolo (termine edulcorato rispetto alle parole testuali del cantante) dopo la separazione da Chiara. Considerazioni perlopiù condivisibili fatte da un giovane uomo ancor prima che da un personaggio pubblico che ha accettato di aprirsi senza gli infingimenti e la paraculaggine che molti detrattori gli attribuiscono ma, a mio avviso, è stata proprio la sua sincerità a tradire una scarsa empatia nei confronti di quella che lui chiama “mia moglie” “perché lo è ancora solo da un punto di vista legale”.

Quando la Fagnani gli chiede quale caratteristica lo abbia fatto innamorare di Chiara, lui risponde con totale trasparenza che è stata la connessione sessuale e fin qui niente di male, ognuno trova quell’elemento particolare ed insostituibile nella persona che sceglie come compagna di vita e sicuramente una buona intesa intima è uno degli ingredienti fondamentali che fanno scaturire un innamoramento. La perplessità sorge quando la conduttrice gli chiede se in tutta onestà ritenga di essere stato vicino a sua moglie nei momenti difficili della loro vita tanto quanto lei gli è sempre stata accanto e Fedez risponde: “io ho avuto un tumore, lei è stata indagata per truffa. Non sono due cose che possono essere messe sullo stesso piano”. E ancora quando il rapper spiega, senza celare una certa dose di risentimento, di avere una fondazione che dopo l’inchiesta giudiziaria occorsa a sua moglie è stata rivoltata da capo a fondo per scoprire che lui la beneficenza l’ha sempre fatta senza guadagnarci nulla ma, anzi, andando pure in perdita.

Fedez risponde per ben tre volte “sì” alla domanda se il Pandoro-gate abbia avuto un peso sulla crisi matrimoniale e dice chiaramente che la decisone della moglie di non licenziare il manager responsabile delle operazioni commerciali scorrette che hanno causato la multa dell’antitrust è stato un motivo di scontro nella coppia. Quello che dispiace a chi era affezionato ai Ferragnez è constatare la grave difficoltà di un’eventuale riconciliazione all’interno di una coppia dove pare sia venuta meno una condizione fondamentale per un rapporto d’amore. Perché se è vero che un cancro e un’indagine per truffa sono due vicende che hanno un peso totalmente differente nella vita di una persona, è altrettanto vero che nell’ambito di un rapporto di coppia sono di vitale importanza la reciprocità, la fiducia e l’empatia senza le quali vengono meno la stima e il rispetto, fondamenta essenziali sulle quali si regge un rapporto d’amore che funzioni davvero.