Cultura

Pop (e altra cultura) dagli Stati Uniti

Il mondo di Roy, di Barry Gifford (traduzione e prefazione di Michela Carpi; Jimenez Edizioni), è una sorta di opera di formazione del formidabile autore chicagoen. Un romanzo a racconti (a volte brevissimi), un puzzle narrativo capace di ricostruire una storia del quotidiano che abbraccia vent’anni del Novecento (tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Sessanta). Protagonista assoluto è il giovane Roy, alter ego di Gifford, osservatore instancabile che si muove sulle strade prima di Chicago e poi dell’America tutta in compagnia di una corte dei miracoli, interscambiabile, composta da genitori sui generis, sbandati, prostitute, depressi, spaesati, poveracci, balordi, scarti del grande sogno a Stelle e Strisce. Insomma, tutto il campionario di Gifford all’ennesima potenza. Il mondo di Roy è una storia di crescita narrata attraverso un percorso coraggioso, spassoso e intimo. È un libro della memoria, un tentativo, riuscito, di preservare su carta ciò che il tempo ci toglie giorno dopo giorno.

Maggie. Ragazza di strada e altre storie newyorkesi, di Stephen Crane (a cura di Mario Maffi; Rogas Edizioni), è a mio avviso l’opera da leggere obbligatoriamente se si vuole capire la New York del primo Novecento. Scritto quando l’autore aveva 21 anni, il breve romanzo, incentrato sulla figura della giovane Maggie, è ambientato nella Bowery, a Manhattan. Sono gli anni della grande immigrazione, dell’esplosione del primitivo consumismo contemporaneo. Maggie, attratta dalla vita, incompresa e fraintesa dalla famiglia, scende negli inferi, si aggira per zone sempre più malfamate, finché il suo viaggio non la porta al fiume, assediata dalle ombre di uomini squallidi, con la consapevolezza che non c’è possibilità di fuga dal suo mondo. Scritto in modo scarno, diretto, l’opera prima di Crane rimane un vero e proprio manifesto narrativo, capace di traghettare la letteratura popolare da un secolo all’altro, facendo emergere un forte senso di denuncia alla società.

Notte al neon, di Joyce Carol Oates (traduzione di Claudia Durastanti; Carbonio Editore), è una superba raccolta di storie quotidiane. Storie di forte tensione emotiva, di bipolarismo narrativo, pillole di suspence. Una donna che forse si perde per strada o forse ha perso il senno; una fotografa che si lascia sedurre dalle anime inquiete e angoscianti che popolano una Detroit in stato di abbandono; studenti mentalmente disturbati in cerca di vittime che possano sopperire alla noia; uno scrittore genialmente instabile attratto da una cassiera da salvare o da sacrificare… Notte al neon è un micromondo di distorsione americana fatto di lunghe processioni di automobili, insegne al neon, palazzi abbandonati, prigioni algide, bar impersonali. Un micromondo di antieroi, di vittime, di assassini, protagonisti di storie che sembrano suggerire al lettore che in fondo la verità univoca non esiste.

Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey, di Walter Mosley (traduzione di Andrea Russo; 21lettere), vede protagonista un afroamericano novantenne che vive a South Los Angeles in un appartamento fatiscente, stipato di immondizia e cose rotte. Accumulatore seriale, la mente trainata dallo scorrere della vita verso la demenza, Tolomeo passa le sue giornate ascoltando musica classica alla radio, mantenendo un esile legame con l’esterno grazie a suo nipote Reggie, finché questo non viene ucciso in un conflitto a fuoco. Nella vita del protagonista entra allora una 17enne orfana, Robyn, che ridarà luce all’esistenza di Tolomeo presentandolo al dottor Bryant Ruben, che lo sceglie per sperimentare un farmaco capace di ridar vita ai ricordi e di avvicinarlo alla morte. Un viaggio nella memoria, un percorso di redenzione. Uno delle opere più originali e meglio riuscite di Mosley.

Axl. La biografia del leader dei Guns N’Roses, di Ken Paisli (traduzione di Federico Traversa; Il Castello), è un’esplosione di controversie rock che danno luce alla tormentata vita di William Bruce Rose Jr, frontman dei Guns N’Roses. Attraverso interviste inedite, ricerche accurate e fotografie emerge un ritratto di un ragazzo cresciuto a Lafayette, nell’Indiana, in una famiglia che gli impartì una rigida educazione religiosa e dalla quale imparò presto a difendersi e a ribellarsi fino a portarlo a subire abusi sia in casa che dalle forze di polizia locali. C’è poi la Los Angeles dei primi anni Ottanta, dove Axl arrivò a 17 anni e dove si unì agli amici d’infanzia Vito Carels e Izzy Stradlin, per seguire con loro la carriera di musicista rock. Un racconto crudo, senza fronzoli, nel quale la storia del leader dei Guns N’Roses viene passata al setaccio: dagli abusi subiti da bambino al successo planetario, dalle turbolente relazioni sentimentali alle battaglie con Slash e gli altri membri della band.