Cinema

Whirlpool come lo specchio di Napoli: in ‘Via argine 310’ la lotta degli operai diventa docufilm

Parte da Napoli il tour del film-documentario Via argine 310, scritto e diretto dal regista Gianfranco Pannone con la voce narrante di Alessandro Siani, che ha voluto – legge brani del libro La Dismissione di Ermanno Rea – esserci e testimoniare la sua vicinanza nel ricordo di quando era appena un ragazzo e suo padre, operaio specializzato all’Alfasud di Pomigliano, subì un periodo la cassa integrazione.

Via Argine 310 segue, lungo dodici mesi, la vicenda degli ex lavoratori Whirlpool di Napoli-Ponticelli, conclusasi pochi mesi fa con il licenziamento di 316 operai dopo la brusca chiusura del sito. Tre anni prima quegli stessi operai avevano tenacemente dato vita al presidio “Whirlpool-Napoli non molla” tuttora esistente, nell’ex dopolavoro, in quella Via Argine che per decenni ha ospitato lo stabilimento della multinazionale americana della lavatrice e prima ancora la storica fabbrica Ignis-Philips dove in un continuo ricambio generazionale nonni, figli e nipoti si sono alternati alimentando una rara e straordinaria storia operaia.

Speranze, paure, desideri e tanta rabbia si distribuiscono lungo il film grazie alle testimonianze di alcuni degli operai mobilitati dall’inizio della vertenza cominciata nel 2018. Le storie di Lina, Gerarda, Salvatore, Desidee, Franco, Gianni, Sonia, Carmen, Massimiliano, Anita, Pina e tanti altri rappresentano le ‘voci di dentro’, lo spaccato personale, familiare e sociale tra la legittima paura di perdere il posto fisso e le preoccupazioni per i propri figli nella città dove più che altrove la precarietà è un dato tragicamente reale.

“È una sensazione molto strana perché ti senti in una nuvola, in una bolla. Vivo in uno stato confusionale tremendo perché è stata una cosa inaspettata” – spiega Gianni -. E Sonia racconta la sua inquietudine: “Di giorno si combatte ma di notte è tragica. Le notti sono insonni, sono buie. Non le riesco a sopportare. È come se avessi avuto un tradimento senza capire il perché”.

Il documentario di Pannone, con il supporto del direttore della fotografia Tarek Ben Abdallah e le musiche originali di Daniele Sepe, riesce a raccontare una storia collettiva di una comunità operaia e familiare di colleghi e amici che hanno mostrato al Paese anche nella dura lotta rivendicativa la propria umanità. Resistere senza tradire lo spirito e la visione di giustizia sociale, onestà, dignità nella difesa estrema del primo articolo della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. La vicenda degli ex lavoratori Whirlpool diventa lo specchio di Napoli, una città di cui pochi conoscono la storia industriale.

Nel documentario prodotto dalla Bartleby Film di Massimo Di Rocco e Luigi Napoleone e Rai cinema fanno capolino, non casualmente, alcuni materiali dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. C’è un testacoda tra passato e presente, tra filmati in bianco e nero ed a colori di proteste operaie quando le piazze erano traboccanti di migliaia di lavoratori e quelle semi deserte di oggi.

Lo stesso regista Gianfranco Pannone fa notare: “’Whirpool Napoli non molla’ è un simbolo delle storie di operai di cui si parla poco. Un film importante perché il lavoro va messo sopra ogni cosa in questa Italia precaria e spesso ingiusta con i più deboli. La questione sociale è davanti ai nostri occhi e la vicenda della multinazionale americana Whirlpool, che ha chiuso il sito di Ponticelli, cioè in un luogo dal forte significato simbolico, è solo l’iceberg di qualcosa di più grande che sta per accadere. Non dimentichiamolo mai che Napoli è stata città operaia. Mio nonno ad esempio era un operaio dell’Italsider mentre mio padre un sindacalista. Per me aderire a questo film è stato davvero importante e ho trovato delle persone meravigliose. Ho voluto restituire e rappresentare un pezzo di questa battaglia raccontando anche la crisi della centralità operaia nell’immaginario della società italiana e nell’orizzonte strategico delle forze politiche”.

Dopo la presentazione alla Festa del cinema di Roma, dove sul tappeto rosso sono sfilati alcuni degli operai della Whirlpool di Napoli, il film farà tappa a partire dal 24 novembre a Napoli al cinema Perla per poi proseguire il 1° dicembre alle 20.30 a Roma, al Nuovo Cinema Aquila, il 5 e 6 dicembre a Varese, il 5 al Cinema teatro Nuovo e il 6 alla Sala Filmstudio 90, a seguire Pisa, Ferrara, Lecce, Latina, Aversa mentre molte altre città e sale si stanno unendo verso una sempre più ampia copertura nazionale. Il 26 gennaio sarà al Cinema Massimo di Torino.