Cultura

Un Salone da record anche per i self publisher. Tutto rose e fiori? No, ma si può migliorare

Che è stato un Salone da record lo avete letto e anche che gli editori vedono nero per il costo della carta, ma forse non sapete che i self publisher stanno vivendo un momento di grande euforia. Un’euforia che si toccava con mano negli stand di “Inizio a scrivere” e “Magia d’inchiostro” le due realtà che hanno portato autonomamente autori self al Salone.

Concession Gioviale, la madrina del movimento artistico “Magia d’inchiostro”, propone i suoi romanzi con il nom de plume Veronica C. Aguilar e racconterà la sua storia di autrice self a TVSette su Rai1 venerdì 27 maggio in seconda serata. Gioviale ha scelto personalmente gli autori da portare al Salone e i risultati sono arrivati: tante copie vendute e, soprattutto, un contatto diretto con i lettori.

Anche Lidia Simonetti, ideatrice del gruppo “Inizio a scrivere”, ha verificato la qualità degli autori che avrebbero esposto nello stand comune. Dopo cinque giorni, i numeri sono stati molto positivi sia per le vendite che per il rapporto con i visitatori, in particolare con i giovani che si sono avvicinati con entusiasmo, perché i self li conoscono su Intagram e TikTok.

Molta soddisfazione pure per Amazon e per Youcanprint.

Per Andrea Pasino, responsabile KDP di Italia, Francia e Spagna, il Salone è stata l’occasione per incontrare gli scrittori self. Grande partecipazione ai due incontri organizzati da Amazon per dare suggerimenti pratici e strategici sulla pubblicazione di un libro, una conferma del crescente interesse verso l’autopubblicazione. Indubbiamente, al successo delle iniziative ha contribuito la presenza di autrici best seller come Laura Rocca, Ava Lohan e Stefania Crepaldi. Molta curiosità ha suscitato l’annuncio della terza edizione del Premio Letterario di Amazon Storyteller, il vincitore riceve 10mila euro. Le candidature si chiudono il 31 agosto.

Anche Donato Corvaglia, uno dei fondatori di Youcanprint, non ha dubbi: la scelta di tornare a Torino, dopo la presenza del 2018, è stata vincente perché il Salone del Libro è stato visitato da un’onda di persone curiose, interessate, pronte ad accogliere un rinnovato bisogno di stare insieme.

Tutte rose e fiori? Non proprio, la Libreria dei Self Publisher organizzata dal Salone è risultata un po’ sottotono. Positiva l’apertura agli autori autopubblicati, ma l’area loro dedicata ha bisogno di maggiore visibilità e cura dei dettagli, inoltre è stata molto criticata l’apertura solo durante il week end, operatori e autori auspicano che la prossima edizione sia attiva per tutta la durata del Salone.

Un buon inizio ma ci sono molti margini di miglioramento, ne è convinta anche Sara Speciani, di Argentovivo-Progetti Speciali SalTo. Questa iniziativa, secondo Speciani, è stata comunque importante per iniziare a “ufficializzare” una produzione editoriale che fatica ad avere un riconoscimento e una dignità, da più parti viene ancora considerata un’editoria di serie B. Per questo è importante che il Salone, primo in Italia, abbia dato vita in via sperimentale, a questo progetto.

I responsabili già pensano all’edizione del 2023: un’area più gradevole e visibile, e a una selezione più rigida tra i partecipanti. L’obiettivo è di offrire agli autori self una specie di “sigillo Salone” che riconosca la professionalità con la quale hanno realizzato il loro libro. Magari anche blasonati recensori e influencer si decideranno a dedicare un po’ di tempo e spazio alle opere di questi autori.

In ogni caso, Torino ha fatto un primo passo, mentre altre importanti manifestazioni, ad esempio “Più Libri Più Liberi” di Roma e “NapoliCittàLibro-Salone del Libro e dell’Editoria”, continuano a tenere le porte rigorosamente chiuse per gli autori autopubblicati.