Televisione

Storie Italiane, parla Agnes Spaak, la sorella di Catherine: “Gli ultimi mesi sono stati un calvario. Alla fine si è riappacificata con la figlia”

Agnes Spaak parla della sorella Catherine a pochi giorni dalla sua morte, lo scorso 17 aprile. Anche se il rapporto tra le due è spesso stato difficile, Agnes le è stata vicino nei momenti più duri della malattia, aiutandola a recuperare il rapporto con la figlia

Dopo la morte di Catherine Spaak sono tanti i familiari e gli amici che stanno dedicando all’attrice francese parole di affetto. Tra loro c’è anche la sorella Agnes, che, raggiunta telefonicamente da Storie Italiane, ha raccontato gli ultimi mesi di vita della sorella: “Gli ultimi mesi sono stati i più dolorosi. Le sono stata vicina sia quando è iniziata la pandemia e poi dallo scorso luglio, quando è stata colpita da un ictus. Ha sofferto tanto, era paralizzata nel lato destro e non riusciva più nemmeno a parlare, è stato un calvario“. Tra di loro i rapporti non sono stati sempre idilliaci: “Lei era molto introversa e, nonostante fossimo molto vicine d’età, non si confidava con me”. Agnes e Catherine hanno mosso insieme i primi passi nel mondo del cinema: se per Catherine il successo è arrivato poco dopo, Agnes ha preferito cambiare strada e dedicarsi alla fotografia: “Ho fatto questo mestiere per poco tempo, dedicandomi poi alla fotografia, la mia vera passione. Quindi Catherine non ha nemmeno fatto in tempo ad aiutarmi con eventuali consigli su questo o quel progetto, su questo o quel regista, non so nemmeno se abbia mai visto un mio film”.

Agnes Spaak ricorda anche la vita sentimentale turbolenta della sorella Catherine: “Ben quattro mariti, ogni sette anni un nuovo matrimonio. Riguardo al rapporto con gli uomini mi raccomandava sempre una cosa: “Non bisogna mai essere troppo generose, ma pensare al rispetto di sé stesse”. Catherine aveva una figlia, Sabrina, con cui le cose non sono sempre andate bene. Un rapporto, però, recuperato: “Non si sono frequentate per una quarantina di anni. E io ho cercato, riuscendovi, a farle riavvicinare: negli ultimi mesi di vita di Catherine, Sabrina è stata accanto alla madre, si sono riappacificate”. Tante parole anche per la lunga carriera dell’attrice, che è stata diretta dai più grandi registi: “Catherine mi piacque tanto in Dolci inganni, diretta da Alberto Lattuada, il suo primo film davvero importante realizzato in Italia, e poi ne La voglia matta, con la regia di Luciano Salce. Inoltre sono stata sua spettatrice quando debuttò al Teatro Sistina nello spettacolo Promesse… promesse nel 1970″.