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Scuola, Giannelli (Presidi): “Asl non ce la fanno e ci usano come personale para-sanitario. Sistemi di aerazione? Spettano alle autorità locali”

Le regole vanno assolutamente cambiate. Allo stato attuale, il sistema è troppo complicato e farraginoso. Le Asl non ce la fanno, non riescono a gestire tutto quello che devono. Io sono veramente scandalizzato“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dal presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi), Antonello Giannelli, che denuncia: “Ho visto modelli prestampati delle Asl, in cui si demanda al dirigente scolastico di disporre quarantene e protocolli vari, come se si trattasse di personale para-sanitario. Di fatto, le Asl stanno utilizzando le scuole come una sorta di loro succursale. È una cosa assolutamente inaccettabile e ingestibile. Un’altra cosa che non funziona è questa idea della didattica mista. Qua sta passando come scontato il fatto che, se ho metà classe in dad e metà classe in presenza, la lezione si fa regolarmente. Non è affatto così”.

Giannelli chiarisce anche la polemica innescatasi sui finanziamenti elargiti dal ministero alle scuole: “Ai dirigenti scolastici spettava l’acquisto dei sistemi di aerazione? Non è assolutamente così. Il ministero dell’Istruzione ha stanziato 350 milioni di euro a maggio dell’anno scorso e sono state date istruzioni alle scuole il 24 agosto: non c’era una sola parola sui sistemi di sanificazione o di ventilazione. Chiariamo: le scuole non possono far installare impianti di areazione, è proprio vietato. Lo devono fare le autorità locali coi fondi degli Enti Locali – spiega – Diverso è il caso sanificatori e dei purificatori, cioè quei dispositivi che in genere utilizzano tecnologie a radiazioni ultraviolette per purificare l’aria da virus e da batteri: questi in teoria si potevano acquistare, ma nessuno del ministero ha detto una parola. Quando quei soldi sono stati impegnati e già spesi, è venuto fuori che si sarebbe potuti impiegarli per comprare i sanificatori. Se lo scorso 24 agosto il ministero dell’Istruzione avesse detto di utilizzare quei soldi prevalentemente per i sanificatori, i dirigenti scolastici avrebbero immediatamente ubbidito”.

E rincara: “Aggiungo che questa cosa dei sanificatori, detta così, non va bene. Serve uno studio di fattibilità. È ridicolo e semplicistico. Sta passando una campagna di informazione assolutamente distorta secondo la quale se compriamo questi purificatori, svoltiamo. Non è assolutamente così. Bisogna vedere ogni volta le condizioni in cui si lavora, la grandezza dell’aula, il numero di persone presenti. E comunque, questi sanificatori non costano mica poco: se dovessimo metterli ovunque, andremmo ben al di sopra de finanziamenti dati dal ministero. Quindi, è assolutamente una soluzione semplicistica e data per ragioni di facciata”.

Giannelli si esprime sulle stime relative alla dad e si pronuncia anche sulle accuse di “catastrofismo” indirizzate ai dirigenti scolastici: “Sicuramente la ripresa della scuola c’è stata e il sistema ha tenuto,. Nessuno di noi aveva dubbi su questo, ma il sistema sta reggendo grazie all’impegno dei presidi, dei docenti e di tutto il personale scolastico. Però è una impresa molto difficile, perché le condizioni sono davvero difficili da gestire. Nessuno fa catastrofismo. Si usano queste parole che hanno un vago significato denigratorio, però non è così. C’è invece una enorme difficoltà gestionale, perché di fatto i presidi si stanno occupando solo e soltanto di problemi di natura sanitaria e non più delle questioni inerenti alla scuola in quanto tale. E questo, secondo me, non ha molto senso”.